Il fratello di Saman Abbas: “nostro zio l’ha strangolata”

saman abbas ragazza pakistana

Il fratello di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane sparita da Novellara (Reggio Emilia), ha raccontato che sarebbe stato lo zio Hasnain Danish a strangolare e uccidere la ragazza. La testimonianza è ritenuta dal Gip “piena prova indiziaria” della responsabilità dell’uomo nell’omicidio e il giovane, ora in una comunità protetta, “particolarmente credibile”. “Non mi ha voluto dire dove ha seppellito il corpo”, ha spiegato ancora il giovane.

Sempre il fratello della 18enne ha raccontato agli inquirenti della reazione del padre, al rientro dello zio: “Si è sentito male e ha iniziato a piangere, stava quasi per svenire per mia sorella”.

Il padre la faceva dormire sul marciapiede

Secondo la ricostruzione fatta dal Gip di Reggio Emilia, Shabbar Abbas, il padre di Saman, aveva impedito alla figlia di andare alle scuole superiori, “spesso la chiudeva fuori casa obbligandola a dormire sul marciapiede” e, “in ultimo, voleva costringerla tornare in Pakistan per sposare un cugino”.

Il 22 aprile l’ultima denuncia

Nonostante il parere contrario dei servizi social l’11 aprile Saman Abbas era tornata a casa per recuperare i suoi documenti, dopo che da novembre era stata in una comunità protetta. Ma il 22 aprile si è rivolta ancora una volta ai carabinieri per denunciare i genitori che non volevano consegnarglieli e cercavano di costringerla a un matrimonio combinato.

Lite e urla coi genitori: “Dammi i documenti”

La sera del 30 aprile, poi, la 18enne aveva tentato di fuggire e ha avuto una violenta lite con i genitori. “Dammi i documenti”, ha detto Saman al padre. Lui le ha chiesto se voleva sposare qualcuno e lei ha risposto che voleva solo andare via. Poi ha preso le sue cose ed è fuggita. Il genitore allora ha chiamato lo zio perché la riportasse a casa. Lo zio poi è tornato, dicendo che tutto era sistemato. Il 5 maggio l’assenza della giovane e dei genitori, partiti per il Pakistan il primo maggio, è stata scoperta quando i militari sono andati a fare una perquisizione nella casa, proprio con l’obiettivo di recuperare i documenti.  https://www.tgcom24.mediaset.it

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