Fisco, anche Landini contro Letta: “tassare le multinazionali”

landini

“Non giudichiamo i governi dal punto di vista sentimentale, ma sulle cose da fare. Ha davanti a sè compiti importanti, storici, e su questo è necessario strutturare un sistema di confronto e relazioni per entrare nel merito dei progetti e degli investimenti da realizzare”. Esordisce così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a Radio 24 riferendosi, all’indomani del varo del decreto Sostegni-bis, al Governo Draghi e al Recovery Plan, criticando l’esecutivo per il fatto di non essere stato interpellato, come sindacato, sui singoli progetti del Pnnr.

Sul Recovey, ha spiegato infatti il numero uno della Cgil, “va strutturato un sistema di confronto e di relazione che permetta di entrare nel merito dei progetti e degli investimenti. Adesso cominciamo ad avere qualche incontro, prima avevamo avuto un solo incontro il 20 aprile, ancora non è cominciato il confronto sui decreti”.

“Parliamo di 190 progetti divisi in sei missioni, chiediamo di entrare nel merito, per una logica di sistema – ha spiegato Landini – e poi abbiamo fatto una proposta sulla governance del Pnrr, ancora non abbiamo avuto una risposta”.

Rispondendo a una domanda sulla proposta del leader del Pd Enrico Letta su una dote per i neo 18enni finanziata da un aumento della tassa di successione per i più ricchi, il segretario generale della Cgil ha ricordato come il primo sindacato italiano ha “presentato al Governo una nostra proposta di riforma complessiva di tutto il sistema fiscale, è venuto il momento di discutere non di singoli pezzettini, ma di una riforma di tutto il sistema, mantenendo la progressivita’”.

“Letta ha ragione nel merito”, ha spiegato Landini ma anche “Draghi ha ragione a dire che non bisogna intervenire su singole parti. La questione fiscale non è solo un tema di giustizia, per fare pagare chi piu’ ha, ma riguarda un nuovo patto sociale, e’ un punto decisivo. A livello europeo e mondiale ad esempio si discute di come tassare le grandi multinazionali“.

Infine, in vista della partenza degli appalti per i progetti infrastrutturali del Recovey, Landini ha annunciato che “le categorie sono pronte allo sciopero generale”: la logica del massimo ribasso è inaccettabile. affaritaliani.it

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