Prof Bellavite: “Gli italiani che hanno paura dei vaccini hanno ragione in un certo senso”. Il prof Paolo Bellavite, dell’Università di Padova, spiazza Giovanni Floris e lo studio di DiMartedì a La7: “Non abbiamo molte certezze tra la vera relazione tra un beneficio e il rischio. Questo discorso viene affrontato in maniera piuttosto superficiale. Dobbiamo sapere che siamo ancora in una vera e propria sperimentazione, quelle di Fase 2 e Fase 3 finiranno nel 2022, quella di Fase 4 cosiddetta post-marketing è in piena attività però purtroppo viene fatta anche male”.
“I dati che ci vengono riferiti sugli effetti avversi non sono affidabili perché sono affidati tutti sulla cosiddetta sorveglianza passiva, ovvero viene segnalato un caso di reazioni avverse solo se viene prese in mano da qualcuno che si occupa di segnalarlo. Un esempio? Nell’ultimo rapporto Aifa si parla di 40 casi gravi di reazioni avverse ogni 100mila vaccini iniettati, in realtà negli studi di sorveglianza attiva che stanno uscendo di parla del 4%, cioè 4.000 su 100mila. Questo si deve sapere”, dice il prof Bellavite.
Vaccini, prof Bellavite: rapporto rischi benefici, i numeri sono falsati
Prof Bellavite: valutazione libera del medico
“Lei consiglierebbe di vaccinarsi a un ottantenne o a un quarantenne?”, domanda Floris. “A un ottantenne sì, mia mamma che ha 94 anni si è vaccinata. Il rischio però è più grande per le persone più anziane e con patologie. Sotto i 50 anni, dipende molto da che mestiere fanno o se sono portatori di altre patologie. La cosa più importante è avere una valutazione libera del medico curante, senza pressioni né condizionamenti”. liberoquotidiano.it
