“La testa nella tazza del cesso per respirare aria più pulita”

magistratura "Vado a mettere la testa nella tazza del cesso"

prof. Augusto Sinagra – “LA TESTA NELLA TAZZA DEL CESSO”
Preceduto da una serie interminabile di casi di mala giustizia scoppiò il cosiddetto “Caso Palamara”.
Ne seguì il famoso libro-intervista di Alessandro Sallusti dove il Dott. Luca Palamara ha raccontato più o meno il 10% di quel che accadeva. Il restante 90% se l’è conservato comprensibilmente per sua difesa o migliore capacità negoziale.

Il Capo dello Stato, che è anche Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e il Ministro della Giustizia, il noto Fofò Bonafede, sono stati tutti zitti.
C’è stato, però, che il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, l’inattaccabile Giovanni Salvi, ha subito promosso azioni disciplinari nei confronti di quei Magistrati che avevano avuto contatti non belli con il Dott. Luca Palamara. La curiosità è che anche lui, Salvi Dott. Giovanni, era presente nelle note e imbarazzanti chat.

Non è tutto: l’intemerato Salvi Dott. Giovanni ha avuto la finezza di emanare una circolare escludente ogni profilo di responsabilità disciplinare per quei magistrati che, a tempi di progressione in carriera o conferimento di incarichi, si autopromuovono presso Tizio o presso Caio.
Ora scoppia lo scandalo “Loggia Ungheria”, rispetto alla quale la malfamata Loggia P2 corrisponderebbe in proporzione ad un Oratorio dei Salesiani.

Che fanno il Capo dello Stato, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, la Ministro della Giustizia Marta Maria Carla Cartabia, il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione? Non fanno nulla. Non dicono nulla. Muti come pesci.

Quale modo migliore di affrontare uno scandalo? Tacere e fare finta che non sia successo niente. Francamente non pensavo di vivere gli ultimi anni della mia vita in un contesto come quello presente che definire di merda è solo un eufemismo.

Vado a mettere la testa nella tazza del cesso

Il problema vero è che per molto meno della valanga di porcherie che emergono, nonostante la silenziatrice informazione di regime, avrebbero dovuto esservi scene da presa della Bastiglia o da ghigliottina a Place de la Concorde.
E invece questo povero Popolo italiano, ormai devitalizzato, obnubilato, rincoglionito e lobotomizzato, cosa fa? Festeggia la vittoria dello scudetto dell’Inter e si esalta per le stronzate che dice un tale Fedez, sulle quali si concentra, ai massimi livelli, il dibattito nazionale.

E con questo, come diceva il Prof. Vincenzo Messina, mio Professore di Liceo a Palermo, “Vado a mettere la testa nella tazza del cesso per respirare aria più pulita”.

AUGUSTO SINAGRAProfessore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO

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