“Vecchi ruderi della sinistra terroristica, la Francia se li tenga”

sinistra terroristica

prof. Sinagra: “vecchi ruderi della sinistra terroristica” – Come già dissi per l’ergastolano Cesare Battisti portato in Italia in estradizione dalla Bolivia dove da ultimo aveva tentato di nascondersi, così pure dico di questi 7 laidi terroristi che ora la Francia, dopo averli coperti e coccolati per anni, finalmente vorrebbe consegnare in estradizione all’Italia.
Si tratta di vecchi ruderi della sinistra terroristica, ombre di sé stessi assillate dal ricordo dei feroci crimini commessi. Taluni di essi sono anche colpiti da condanna all’ergastolo. Altri a pene detentive molto pesanti.

Non so se questi infami soggetti abbiano maturato il senso delle loro scelleratezze. Non dico il senso del pentimento. Le bestie non hanno pentimento.
Quel che dispiace profondamente è che altri feroci delinquenti sanguinari si trovino in Italia liberi senza avere mai scontato la giusta pena che meritavano, dopo essersi rifugiati come topi in lontani Stati esteri.

Vecchi ruderi della sinistra terroristica

Mi riferisco agli assassini del giovane Sergio Ramelli, dei giovani Mattei e di tante altre innocenti Vittime dell’odio politico e della ferocia umana.
Addirittura ad alcuni di essi adusi ad uccidere con la famosa chiave inglese, spaccando il cranio delle Vittime, sono oggi concessi titoli, onori e prebende.
Allora emerge il senso di una invisibile ingiustizia se effettivamente i 7 ex terroristi scappati in Francia dovessero rientrare in Italia.

ramelli sinistra terroristica

Essi sono tragiche ombre di sé stessi, uomini ormai vecchi che, con la loro carcerazione, verrebbero solamente a gravare sul bilancio dello Stato.
Si chieda ad essi solamente di implorare in ginocchio il perdono dei familiari delle loro Vittime e continuino la loro spregevole vita in terra di Francia.
Che sia la Francia a continuare ad assumerne non solo la vergogna ma anche le spese di mantenimento.

Crimini della sinistra terroristica

Per altri non meno spregevoli individui ebbi occasione di dire che dopo 40/50 anni dai delitti commessi, si giudicano e si mettono in carcere persone diverse, supponendo (o forse solamente sperando) un’intervenuta consapevolezza dei crimini da loro commessi.
Per i 7 in Francia, come per Cesare Battisti, non è così ma penso che sia meglio che la Francia continui a tenerseli ed essi proseguano nella loro vita raminga e solitaria nel vuoto di ogni affetto, ben lontani da quella Patria che essi hanno offeso e vilipeso.

AUGUSTO SINAGRAProfessore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO

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