Ventilatori cinesi, D’Alema: tutto vero, emergenza Covid gestita bene

d'alema

Il ministro della Salute Roberto Speranza è sempre più sotto attacco non solo da parte dell’opposizione, con Fratelli d’Italia che ha ufficialmente chiesto di sfiduciarlo in Aula, ma anche nella maggioranza, dove Salvini insiste perchè si apra una commissione d’inchiesta parlamentare per la vicenda del mancato piano pandemico dell’Italia, dopo le dichiarazioni del Procuratore di Bergamo che ha dichiarato il ministero della Salute “negligente e omertoso” sulla vicenda.

Ma in difesa del titolare della Salute arriva Massimo D’Alema, l’ex premier difende l’operato di Speranza, considerato un suo protetto. “Ha gestito bene una crisi difficile, drammatica e inaspettata, – si legge sul Corriere della Sera – che ha messo in difficoltà tutto il mondo. È stato scrupoloso, attento principalmente all’obiettivo di mettere in sicurezza le vite umane, ha collaborato con la comunità scientifica. Ed è forse per questo che è finito nel mirino di quelli che evidentemente, se fossero stati al governo, avrebbero usato il metodo di Bolsonaro, con i risultati che purtroppo per il popolo brasiliano sono sotto gli occhi del mondo. Mi lasci dire che l’aggressione a Speranza ha molto a che fare con una certa cultura di destra, rozza e squadristica, che comprende l’insulto e gli attacchi fino a innescare minacce personali”.

D’Alema: per un ordine mondiale nuovo serve dialogo con la Cina

D’Alema ammette anche di essere stato lui il regista negli acquisti dei ventilatori cinesi difettosi all’Italia. “Nel momento più drammatico della pandemia, – prosegue D’Alema al Corriere – in virtù delle mie buone relazioni internazionali coi cinesi, mi è stato chiesto di dare una mano a recuperare dei ventilatori. Il problema era che lo Stato italiano poteva pagare alla consegna mentre i cinesi chiedevano che si saldasse al momento dell’ordine. Un’associazione internazionale, di cui faccio parte, si fece carico di comprare questi ventilatori per conto del governo italiano, anticipando di fatto i soldi.”

“Le modalità dell’acquisto furono assolutamente trasparenti e documentate sul sito della Protezione civile. I cinesi mostrarono la documentazione relativa ai modelli reperibili sul loro mercato e la Protezione civile scelse il prodotto di cui si parla. Apparecchiature difettose? Non ho assolutamente idea di come sia maturata questa convinzione, era il prodotto più ricercato in quel momento”. affaritaliani.it

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