‘Ladri di casa’, colpi di catena e morsi “ti vengo ad ammazzare”

nigeriana ladri di casa

Ladri di casa. Un’aggressione sconvolgente ai danni della troupe di Fuori dal Coro. Nella puntata del 14 aprile in onda su Rete 4 Mario Giordano ha mostrato il video integrale dell’accaduto: lo staff, composto da una giornalista e due operatori, stava lavorando a un servizio sull’occupazione di case private quando hanno individuato una donna e rivolto delle domande. Infastidito il compagno di lei, una donna nigeriana, è passato alle mani colpendo con una catena di metallo giornalista e operatori. Non contento ha poi mandato in frantumi un finestrino dell’auto di servizio della trasmissione di Rete 4 e, per la foga, ha colpito un passante che stava assistendo alla scena. “Tu non hai capito chi sono io”, “Io ti faccio ammazzare”, “Io ti ammazzo”, ha detto l’uomo minacciando la giornalista. Necessario l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

Ladri di casa, la denuncia di Mario Giordano

Rientrati in studio è stato lo stesso Giordano a denunciare l’accaduto avvenuto nella serata di domenica 11 aprile a Cuneo, in zona IV novembre. “Abbiamo visionato le immagini che sono state acquisite anche dalla polizia: sono impressionanti, una violenza inaudita. Colpi di catena in mezzo alla strada, un’auto sfasciata, la giornalista investita dalle schegge di vetro del finestrino sfondato, con polso e mano sanguinanti”.

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Il conduttore ha definito quanto successo qualcosa di “impossibile”, “ma la cosa incredibile è che quel signore che avete visto con la catena e quella signora che gridava ‘ti ammazzo’ sono ancora liberi nella casa di due fidanzati che chiedevano aiuto perché sono stati espropriati dalla loro casa”.

Dello stesso parere Rita Dalla Chiesa, ospite di puntata: “Quello che ha fatto questa persona è gravissimo. Io sono sconvolta da quello che ho visto” dice la Dalla Chiesa, mostrando solidarietà sia alla troupe del programma sia ai poliziotti che sono intervenuti domenica sera, che sono riusciti a mantenere la calma e a non reagire.

Trova però ingiustificabile il fatto che l’aggressore dica davanti polizia frasi come ‘Io ti conosco’, ‘Io ti vengo ad ammazzare’, ‘So chi sei’. Perché la polizia non gli ha messo le manette?”. Una domanda che non ha ancora una risposta. www.liberoquotidiano.it

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