Condividere le proprietà “non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”. A chiarirlo è Papa Francesco commentando il passo degli Atti degli Apostoli che racconta che “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune”. Il Pontefice ha spiegato che “i discepoli ‘misericordiati’ sono diventati misericordiosi, per loro condividere i beni terreni è sembrato conseguenza naturale”.
Dicembre 2020 – Bergoglio: “Il diritto di proprietà è un diritto naturale secondario derivato dal diritto che hanno tutti, nato dal destino universale dei beni creati. Non c’è giustizia sociale che possa essere fondata sulla disuguaglianza, che implichi la concentrazione della ricchezza”.
Così Papa Francesco, per il quale occorre costruire una “nuova giustizia sociale partendo dal presupposto che la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto e intoccabile il diritto alla proprietà privata” e ne ha sempre invece sottolineato “la funzione sociale”.