Meluzzi: grazie ai burocrati sottomessi, l’élite ha preso il potere senza pallottole

Il prof. Alessandro Meluzzi scrive su Twitter: “I sessantottini sessantottenni alto-burocrati sono la classe dirigente statale sottomessa all’élite globalista cinosorosiana che ha preso il potere senza pallottole, ma con siringhe, web e tv. Ora tutti rinchiusi mettete erba nei vostri tamponi e aspettate storditi rider del jank-food!
Pensate che trauma per i Cracco e i vari MasterChef passare in poche settimane da superstar a untorelli segregati… l’ordine di annientamento della ristorazione italiana deve essere arrivato da molto in alto!”.

Qualche giorno fa il professore aveva scritto: “Di fronte al potere totale e globale del mondialismo distanziante, elitario, tecnocratico, scientista, finanziario, massmediatico, gender, politicaly correct, il patriottismo è un nuovo anarcosindacalismo dei popoli, delle nazioni, delle democrazie, delle religioni e della Libertà.”

In un video pubblicato sul suo profilo, Meluzzi ha posto una domanda: “Ma davvero le ragioni sanitarie sono predominanti o è un problema di potere? E’ un problema di salute o di economia? E’ un problema di salvezza degli italiani o è invece un problema di geopolitica planetaria spietata?”

E ancora: “Chi vuole governarci con il potere, con il denaro, con la sopraffazione, deve sapere che ogni calcolo potrebbe infrangersi come Carlo V che, negli ultimi anni della sua vita, arrivò a concludere che non era neppure riuscito a sincronizzare 30 orologi meccanici a molla d’acqua; figuriamoci tutte le regioni e tutti i popoli”.

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