Crisi Covid, oltre 300mila imprese in meno nel 2020

28 DIC – Nel 2020, a causa del Covid con un crollo dei consumi del 10,8% (pari ad una perdita di 120 miliardi di euro sul 2019) si stima la chiusura definitiva di più di 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi a fronte di 85mila nuove aperture. Pertanto, la riduzione delle aziende in questi settori sarebbe di quasi 305mila imprese (-11,3%).
La valutazione è dell’Ufficio studi di Confcommercio che ha elaborato i dati Movimprese Unioncamere. (ANSA).

Le Pmi italiane hanno visto crollare il fatturato di 420 miliardi (-13,5%) nel 2020, a causa della crisi del Covid. E’ la stima elaborata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

“Al netto delle misure a sostegno della liquidità e agli effetti dello slittamento delle scadenze fiscali – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – il Governo quest’anno ha stanziato 29 miliardi di euro di aiuti diretti alle imprese colpite dalla pandemia. Ciò vuol dire che a fronte di un crollo del fatturato dell’intero sistema economico del Paese, circa 420 mld, il tasso di copertura ha sfiorato il 7%.
Un impatto insignificante, sebbene l’importo complessivo delle misure abbia la dimensione di una Finanziaria”.

Il fatturato totale delle imprese in Italia, ricorda la Cgia, è pari a poco più di 3.100 mld; una perdita dei ricavi che nel 2020 dovrebbe aggirarsi sui 420 mld equivale ad un -13,5%.
L’ufficio studi mestrino, citando l’area studi di Mediobanca, mette poi in evidenza un dato di tutt’altro segno nell’anno della pandemia: nel primo semestre del 2020 il fatturato dei big digitali presenti in Italia è aumentato del 17%, un vero e proprio boom. ANSA

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