“Il Paese affonda e il governo pensa ai clandestini”

“Per un decreto legge ci deve essere necessità e urgenza. Voglio chiamare il presidente della Repubblica per chiedere sommessamente come mai è stato usato questo strumento di legge”. Così, in un’intervista a QN, in merito ai decreti sicurezza, il leader della Lega Matteo Salvini, convinto che “ci sarà la fiducia, e questo è un altro errore ma ogni parlamentare della Lega potrò intervenire sugli ordini del giorno. Li terremo inchiodati lì, a discutere di porti. Il Paese affonda per il Covid e la maggioranza pensa ai clandestini. Una vergogna”.

Secondo Salvini, in riferimento ai provvedimenti economici del governo, “serve la pace fiscale. L’annullamento delle tasse”. E sulla scuola “aprire il 10 dicembre serve a poco. Meglio andare alla Befana”. Inoltre, sulle piste da sci “deve essere una decisione europea. In ogni caso se la situazione sanitaria lo permetterà e saranno garantiti gli standard di sicurezza non si deve chiudere”.

Poi, in merito alla coalizione di centrodestra, ribadisce: “Si pensa ancora alla vecchia maniera, specie in FI si guarda alla piccola percentuale, alla rendita di posizione: penso che un gruppo unico, anche sui territori sarebbe la soluzione migliore”. Anche se, sottolinea: “Non ho mai pensato a un gruppo a guida Lega”. (ITALPRESS).

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