Infermiera ai ‘negazionisti’: “Non venite in ospedale”

La protagonista di questo video di chiana Michela Isca e lavora come infermiera all’ospedale di Pescara, in un reparto no- Covid. La donna ha trovato sulla sua auto un volantino negazionista e così ha deciso di replicare con un video postato sui social

«Non siamo eroi – dice nel filmato – non siamo dei santi, ma siamo dei professionisti che lavorano con dedizione e molta serietà da prima della pandemia. Voi non ve li meritate i nostri sacrifici, quindi se vi ammalerete di Covid o di qualsiasi altra malattia, non venite in ospedale. Non perché io non vi voglia curare ma perché non ve lo meritate». (Facebook/Michela Isca)

(Avvertite la cosiddetta “infermiera” che le tasse le paga anche chi non si fa condizionare da quella che Bassetti chiama “comunicazione da delinquenti”!!!)

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4 thoughts on “Infermiera ai ‘negazionisti’: “Non venite in ospedale”

  1. Codacons: “Tamponi inaffidabili fino al 95%.” Nove procure indagano su truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, procurato allarme, falso ideologico e omicidio colposo. […] Mortalità da covid in USA (fonte WSJ) 0,15%. […] L’influenza autunno2019/primavera2020 ha colpito 7,6 Milioni di italiani a letto, invece da quest’autunno ci sono stati ZERO casi (dati InfluNet), ma non solo, ci sono stati ZERO casi d’influenza in tutta Europa (fonte FluNews Europe). […] L’infermierina NEGA questi dati?

  2. Ma fai il tuo lavoro e fallo come si deve, sembra che sei la sola che fa’ le cose perfette in questo schifo di paese. Per dirtene una, capitata a me personalmente, dovevo fare una TAC, il giorno stabilito percorro 50 Km. per fare la visita e, una volta arrivato all’ospedale mi sento dire che la visita è stata rinviata a fra due settimane. Vado al nuovo appuntamento, dopo percorsi altri 50 Km., mi fanno entrare per fare la TAC e, dopo un prova e riprova, a torso nudo e coi pantaloni abbassati, mi dicono che il macchinario non funziona. Mi fanno uscire fuori e mi fanno accomodare in una sedia, in maglietta a maniche corte in un corridoio freddo. Non voglio andare oltre, perché questa amministrazione sanitaria, compresa Lei che si lamenta dei negazionisti, inventati poi non so da chi, sono persone che si sono rotte letteralmente le pa** e per via delle balle che voi dite. Siete dei bugiardi.

  3. Bene, le tasse le pagheremo a lei allora. Ah, premetto che il culo ce lo facciamo tutti ogni giorno. Se voleva lanciare un messaggio efficace, beh, non c’è proprio riuscita!
    un carciofo in culo fa meno male…e lei non è certo una brava infermiera!

  4. Questo è un “classico” (patetico) caso di PROPAGANDA di regime: recentemente ci sono stati politicanti, giornalisti… che hanno dichiarato la stessa cosa, ma potevano apparire come persone “interessate”, invece la figura dell’infermiera serve a “rafforzare” l’idea che è “giusto” se lo dice un’innocente popolana che lavora “sul campo”.
    “Negazionisti” non vuol dire nulla è uno slogan inventato dalla propaganda, per etichettare negativamente chi non la pensa come il regime, altrimenti il regime, o il suddito credulone nel regime, dovrebbe rispondere, una per una, alle obiezioni circa le menzogne governative.
    La tesi, il sunto, del proclama letto da questa donna è questo: chi NON CREDE (al Governo), non è un bravo suddito, dunque non merita essere curato, (merita di essere ucciso) nemmeno se si rompe una gamba, o sta per partorire… soltanto una mente molto malata, può dichiarare simili malvagità.

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