Ilaria Capua: “Serve lockdown volontario, fuori c’è glaciazione”

“Dovrebbe esserci un lockdown volontario. Io mi sono messa in lockdown da quando sono rientrata dall’Italia”. Sono le parole della professoressa Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center, che a DiMartedì commenta il quadro relativo all’emergenza coronavirus in Italia, sulla base delle ultime notizie che segnalano oltre 35mila casi e 580 morti oggi. “I numeri parlano chiaro, adesso grandina e bisogna stare protetti. Siamo arrivati al punto in cui non possiamo più permetterci distrazioni“, dice.

Facciamo finta di trovarci in mezzo ad una glaciazione, arriva un freddo terribile. Voi uscireste in costume da bagno? No, si muore. I contagi sono arrivati ad una crescita esponenziale, i ricoveri seguono la tendenza. Ora bisogna evitare ogni scivolone: fa freddo, fuori ci sono -100 gradi e se esci scoperto, muori“, aggiunge.

“Viviamo in un sistema che ci consente di fare la nostra vita, ma sentiamo il freddo e avvertiamo gli effetti del caldo. E’ normale, quando si parla di una malattia respiratoria, dire che c’è un’ondata invernale. Non deve sorprendere nessuno. Alla fine della prima ondata avevo detto ‘siamo noi la seconda ondata’, speravo di far capire che avremmo rischiato di trovarci a questo punto e in effetti siamo arrivati qui. Ma non ci siamo solo noi”, afferma ancora. “Ci aspetta un periodo molto difficile, dobbiamo usare gli occhiali da buio. Abbiamo davanti mesi difficili, nei quali dobbiamo progettare la nostra rinascita”. ADNKRONOS

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