Dpcm, Scandurra: “Italiani, andate a cena in autogrill o in hotel”

Il giornalista cattolico Maurizio Scandurra: “Colgo in fallo Ie falle dei proclami di Giuseppi”.
Italiani, andate a cena in autogrill. Un giro di chiave, motore acceso e via, dritti in tangenziale. E’ legale. Lo prevede l’ultimo DPCM di Giuseppi. Questa è di fatto al momento l’unica forma di ristorazione serale ammessa, evitando assembramenti. Il solo luogo autorizzato in cui è possibile nutrirsi fuori casa dopo le 18.
Vi costerà salato (anche se mangiate brioches), visti i furti legalizzati che si celano fra i listini delle consumazioni dei maggiori gestori del settore per cui un pasto formato famiglia fa come un pieno di un suv a benzina. Ma sempre meno dell’impazzire (confinati in anticipo rispetto al solito orario quotidiano) dentro le mura domestiche.

Perché comunicare è un bisogno. Lo sapeva bene anche Platone, che nel ‘Simposio’ ricorda come gli affari migliori si facciano sempre a tavola. Il vero affare, però l’ha fatto l’Europa, non permettendo più all’Italia di fare impresa. Di lavorare. Prendendola per la gola, ma non di certo per questioni culinarie. Strozzandola, punto e basta.

I ‘soloni’ (nel senso romano di ‘tirapacchi’) di Palazzo Chigi guidati da un povero diavolo di nome Conte che in UE non conta nulla (per non dire proprio un cazzo: sta a Bruxelles come uno spaventapasseri a un campo) puntano ai soldi del Mes e del Recovery Fund. E Mamma Europa: “Buoni bambini, prima vediamo i numeri”.
Ed ecco allora Germania, Italia, Francia sfidarsi accanitamente così in un micidiale tiro a segno di un improbabile luna-park con persone al posto dei pupazzi. Una gara folle e furibonda tra chi miete più vittime con il lockdown.
Di fame, s’intende, perché solo di Coronavirus si muore decisamente molto, molto meno. Chi fa più ricoveri vince il Recovery. Facciamo attenzione, però. Altrimenti chi la sente più quella “Culona inchiavabile” della Merkel (per dirla con il sommo poeta Dante-Berlusconi): “Come mai tutti quei denari promessi all’Italia?”.

A Roma in neanche un biennio i comunisto-populisti giallo-rossi si sono mangiati tutto. Hanno sperperato e sputtanato tutto. Spolpandosi anche le ossa della democrazia che invece vanno tanto blaterando: anche un cretino capisce bene da sé che l’unica ‘ricchezza’ derivante dal taglio dei parlamentari è un favore immenso ai poteri forti. Alle logiche delle élites. Meno rappresentanza, più sudditanza. E tutto in cambio di pochi spiccioli risparmiati. Ma vi pare?
Per mangiare ancora necessitano di vederci morti. Cecchinati, schedati e contati. Non importa come, ma pur sempre morti. Finiti. Formalmente l’importante sarà pure contenere la curva del contagio: basta che però schizzi in alto l’iperbole di ricoverati e disperati faccia a terra sul lastrico. La sola che conta per Conte.

Dicono di tutelare la salute, ma non è così. Perché è questo l’inganno. Il gioco sporco, criminale e contronatura di uno Stato-Medea: divorare i propri figli in nome del raggiungimento di precise soglie statistico-numeriche con cui batter cassa all’Europa (prima che ne regali una funebre lei a noi).
Servono cartelle cliniche in più. Servono nuovi poveri perché Bruxelles sganci il grano. Altrimenti, nisba.

Ah, dimenticavo: non vi piace l’autogrill? Se preferite cenare in hotel, meglio ancora: prenotate una stanza a prezzo scontato (20 euro, per esempio), e poi sedetevi comodamente e tranquillamente al tavolo anche fino a notte fonda.
Questo il geniale escamotage escogitato e messo in atto da ‘I Portici’ (come racconta Repubblica), struttura ricettiva bolognese stellata Michelin per dribblare l’ultimo, ridicolo DPCM (Dobbiamo Proprio Così Morire).
Albergatori, forza. Fate come a scuola: copiate, e sarete promossi. O quantomeno ancora vivi. ‘Caro’ Conte, non siamo mica ancora del tutto Diventati Proprio Coglioni Miserabili.

Maurizio Scandurra

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