Proteste a Roma, danneggiati auto e cassonetti

In trecento hanno messo a ferro e fuoco il centro storico di Roma, da Piazza del Popolo fino a Piazzale Flaminio, con fumogeni e lanci di petardi. Come annunciato dai manifestanti, emuli di quanti hanno scatenato la guerriglia urbana a Napoli, la protesta contro il coprifuoco imposto nel tentativo di scongiurare l`epidemia da coronavirus ha preso la piega peggiore.

​Gli agenti del Reparto Mobile hanno caricato in Piazza del Popolo mentre il corteo continuava a muoversi in direzione del Lungotevere verso il Palazzo della Marina. Durante i gravi disordini sono state distrutte macchine e cassonetti e lanciate bombe carta. 10 manifestanti sono stati fermati e portati in Questura per l’identificazione. (iltempo.it)

Per quando riguarda le proteste di Napoli, ieri il ministro Lamorgese ha parlato di “attacchi preordinati”. “Ci tengo a ribadire, che simili aggressioni nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica – ha detto – Sono in continuo contatto anche con il prefetto di Napoli che ha convocato per oggi il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per rafforzare i dispositivi di prevenzione e di controllo del territorio”.

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