Francia: “lockdown notturno”, torna lo stato di emergenza

Il consiglio dei ministri ha adottato un decreto che stabilisce nuovamente lo stato di emergenza in Francia: era scaduto lo scorso 9 luglio e non era stato prorogato. Nella serata di mercoledì 14 ottobre il presidente Emmanuel Macron ha annunciato in diretta tv un coprifuoco in alcune grandi città poste in stato di massima allerta sanitaria, a partire dalla capitale Parigi. In pratica si tratta di un “lockdown notturno” per almeno un mese che scatterà domenica a partire dalle ore 21 e durerà fino alle 6 del mattino fino a quando la curva dei contagi da coronavirus non tornerà sotto controllo. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 22.591 nuovi casi a fronte di 104 morti.

L’Olanda e la Catalogna hanno chiuso bar e ristoranti per le prossime due settimane, la Repubblica Ceca e l’Irlanda anche le scuole, mentre il Regno Unito ha introdotto un piano di misure restrittive a tre livelli. liberoquotidiano.it

(adnkronos) il presidente annuncia il coprifuoco di 4 settimane, a partire dalla mezzanotte tra sabato e domenica, dalle 21 alle 6 nella regione e nelle città dove “il virus circola rapidamente. La decisione che noi abbiamo preso si applicherà alla regione dell’Ile de France (quella di Parigi, ndr) e a otto metropoli: Grenoble, Lille, Lione, Aix-Marseille, Rouen, Tolosa, Montpellier, Saint Etienne. Sarà dalle 21 alle 6 e durerà quattro settimane. Noi andremo davanti al Parlamento per prolungarlo fino al primo dicembre. Sei settimane è un tempo che ci sembra utile”.

Mentre “una chiusura totale ci sembra sproporzionata, il coprifuoco è pertinente”, ha chiarito il presidente francese sottolineando la necessità di “ridurre i contatti privati” per contenere la diffusione del coronavirus.

Non abbiamo deciso di ridurre gli spostamenti tra le regioni“, ha detto Macron, sottolineando che “non ci saranno riduzioni dei trasporti e non si impedirà di partire per le vacanze, ma si tratta di rispettare le regole nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.

“Noi non abbiamo perso il controllo“, ma “i nostri pronto soccorso, i nostri servizi ospedalieri sono in una situazione più preoccupante di prima”. ha sottolineato il capo dello Stato sottolineando che “oggi il virus è dappertutto in Francia”. E poi, ha ricordato, “ogni giorno circa 200 francesi vengono ricoverati in rianimazione, è una pressione non sostenibile”, mentre da giorni si superano quotidianamente i 20mila casi.

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