L’oppositore russo Alexiei Navalny (un blogger condannato per frode, ndr), in convalescenza a Berlino dopo un sospetto avvelenamento, ha suggerito che l’Ue vieti l’ingresso in Europa e congeli le proprietà nei Paesi Ue “agli oligarchi e agli alti funzionari” russi vicini al Cremlino “che traggono vantaggio dal regime”.
La Russia, a sua volta, ha informazioni secondo cui Alexey Navalny sta lavorando con la Cia e ha ricevuto istruzioni più di una volta. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Non è il paziente che lavora con i servizi speciali occidentali, sono i servizi speciali occidentali che lavorano con lui, queste sono le parole precise. Sì, ne siamo stati informati e posso anche essere più preciso: lo staff della Cia sta lavorando con lui oggi. Non è la prima volta che riceve istruzioni diverse”, ha detto.
Ieri, l’ex capo della CIA, John O. Brennan, ha infatti scritto su Twitter: “Immaginate che prospettive di pace, prosperità e sicurezza nel mondo se Joe Biden diventasse il presidente degli Stati Uniti e Alexei Navalny il presidente della Russia. Presto saremo a metà strada.”
Imagine prospects for world peace, prosperity, & security if Joe Biden were President of the United States & Alexei Navalny the President of Russia. We’ll soon be halfway there.
“Imagine all the people
Living life in peace
You, you may say I'm a dreamer
But I'm not the only one” https://t.co/oHV7P3fYTY— John O. Brennan (@JohnBrennan) October 9, 2020
(ANSA EUROPA) Fonti europee hanno quidi confermato che alcuni Paesi, Francia e Germania hanno annunciato l’intenzione di proporre nuove sanzioni contro la Russia per l’attentato ad Alexei Navalny e hanno precisato che il tema sarà sul tavolo dei ministri degli esteri che si riuniranno lunedì a Lussemburgo, per la prima volta dalla pandemia di persona.
Le stesse fonti hanno precisato che lunedì non sarà adottata una decisione in tal senso, ma con tutta probabilità ci si potrà aspettare un accordo politico sui principi e sul fatto che alcuni individui o entità saranno sanzionati per l’avvelenamento, ma non ci sarà una vera e propria lista. Il tema, hanno aggiunto le fonti, sarà discusso anche oggi pomeriggio dai diplomatici dei 27.