UE: servono fondi aggiuntivi per l’acquisto dei vaccini

Servono criteri comuni tra Paesi su test e quarantene e “fondi aggiuntivi” per il preacquisto dei vaccini per l’Ue. Lo ha detto la commissaria europea alla salute Stella Kyriakides ai ministri dei 27 in una teleconferenza ancora in corso convocata per affrontare le questioni legate al coordinamento delle iniziative prese per il Covid a livello dei singoli Paesi. La priorità è “concordare criteri comuni per determinare i rischi epidemiologici”, ha ricordato Kyriakides, che ha invitato “a considerare molto seriamente” il rifinanziamento del fondo di emergenza per “garantire che i vaccini più promettenti facciano parte del portafogli Ue”.

La Commissione europea ha già pagato 336 milioni di euro per assicurarsi almeno 300 milioni di dosi del potenziale vaccino contro il Covid-19 che il gruppo farmaceutico britannico AstraZeneca sta sviluppando. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea.

Bruxelles ha siglato un accordo per conto degli stati Ue per la fornitura di almeno 300 milioni di dosi del candidato di AstraZeneca al vaccino contro il Covid-19. È prevista un’opzione per un ulteriore acquisto di 100 milioni di dosi, secondo il portavoce.

La Commissione europea ha inoltre annunciato di avere riservato, a nome dei 27 Stati membri, 300 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 in preparazione del laboratorio francese Sanofi in collaborazione con Gsk. L’esecutivo europeo, riferisce una nota, sta inoltre proseguendo “intense discussioni” con altri produttori di vaccini.

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