La UE dimezza i fondi per i poveri, ma stanzia 13 miliardi per le armi

La Commissione europea è stata accusata di voler dimezzare finanziamenti Ue per le persone più povere del continente per garantire risparmi sui costi della Brexit e a vantaggio dei fondi aggiuntivi per progetti di difesa militare. La critica arriva da Jacques Vandenschrik, presidente della Federazione europea dei banchi alimentari (Feba), che ha messo in evidenza come i piani di spesa proposti dall’esecutivo Ue per i prossimi sette anni rappresentino un rischio non solo per i più vulnerabili, ma anche per la stabilità sociale dell’Unione.

“L’attuale bilancio, in scadenza nel 2020, conteneva un fondo di 3,8 miliardi di euro da destinare agli indigenti e per aiutare gli Stati Ue a fornire cibo e beni di prima necessità come vestiti, scarpe, sapone e shampoo”, si legge nel giornale britannico Guardian, che ha riportato le denunce delle associazioni.

La sforbiciata – Nella proposta di bilancio per il 2021-27 non vi sarebbe, infatti, alcuna traccia di fondi di questo tipo. Ai 27 Stati membri viene invece richiesto di dedicare in totale un minimo di 2 miliardi di euro per il cibo e l’assistenza base degli strati sociali più deboli. La Commissione si dice fiduciosa che i Governi nazionali arrivino a stanziare il doppio di tale importo minimo, ma non vi è alcun obbligo che ciò accada. Il budget per gli indigenti passerebbe così dagli attuali 3,8 miliardi a soli 2 miliardi di euro.

La denuncia – “È inaccettabile che si arrivi a consegnare (alle persone povere, ndr) la metà o il 60% del cibo che ricevono ora”, denuncia Jacques Vandenschrik. La soluzione che propone il presidente della Feba è che “il bilancio complessivo dell’Europa venga rafforzato”. “La Brexit è una delle problematiche”, sottolinea Vandenschrik, che fa notare anche “la necessità di rafforzare la difesa dell’Europa”, finanziata con aumenti di spesa nella proposta di bilancio pluriennale. “Ma ciò avrà un impatto sulla salute e sulla coesione sociale – denuncia – e risparmiare sui poveri è una falsa economia”.

I piani militari dell’Ue – Tra i piani della Commissione c’è infatti anche quello di stanziare 13 miliardi di euro in un fondo per la difesa europea in sostegno di ricerca e investimenti nel settore militare. Un aumento di spesa a favore degli eserciti europei arrivato dopo le pressanti richieste del presidente francese Emmanuel Macron, che vuole una maggiore indipendenza militare dell’Ue dagli Stati Uniti.

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