Roma, il canto dell’imam nella parrocchia dove pregano i musulmani

È iniziato tutto nel 2016 da un sequestro, quello della moschea abusiva di via Montenovesi, a Boccea. Che fare? L’idea viene all’imam, Nafea Ahmmad, che un bel giorno decide di bussare alla porta di padre Antonio Sconamila. La richiesta è da non credere: “Possiamo venire qui a pregare?”. Il sacerdote lì per lì rimane spiazzato. Temperamento cagliaritano e un trascorso da missionario alla periferia del mondo, dopo poco il don accetta la sfida. Da allora, ogni venerdì pomeriggio, la saletta parrocchiale al pianterreno accoglie centinaia di islamici. Ma ad una condizione: quella di non levare i simboli cristiani che ornano lo spazio. Una richiesta irricevibile per alcuni musulmani. “Qualcuno – confessa il leader religioso – si è allontanato dalla comunità, ma si è trattato di una minoranza”.

Duro sulla questione il consigliere municipale della Lega, Daniele Giannini: “Sarebbe meglio che il parroco pensasse a fare proselitismo più che esperimenti sincretisti”. E ancora: “Il rischio è che in parrocchia, da qui a qualche anno, ci saranno più musulmani che cristiani”. Ma il sacerdote ha la risposta pronta. Ed è una vera e propria rivelazione: “Ci sono due musulmani che attraverso la frequentazione della parrocchia e della attività caritatevoli si sono avvicinato alla nostra religione”. La conversione è vicina.  www.ilgiornale.it

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