Migranti in rivolta a Foggia, sassi contro la polizia “vi blocchiamo il Natale”

Tensione, questa mattina, nei pressi del ‘GrandApulia’, in zona Asi. Un centinaio di migranti, accomapagnati da ‘Campagne in Lotta’, ha letteralmente bloccato gli accessi da e per il centro commerciale, paralizzando il traffico per oltre un’ora.

Necessario, sul posto, l’intervento della polizia in tenuta anti-sommossa che ha effettuato alcune cariche con lancio di lacrimogeni. Non sono mancati, in risposta, lanci di pietre e bottiglie all’indirizzo degli agenti. Negli scontri, nessuno è rimasto ferito. Durante le azioni di protesta, sia gli automobilisti in transito che gli utenti del centro commerciale sono rimasti bloccati per oltre un’ora, rispettivamente in strada e all’interno della struttura.

Case, documenti e migliori condizioni di lavoro le rivendicazioni dei migranti. “Oggi, 6 dicembre 2019, apriamo la stagione natalizia ricordandovi che cosa succede nelle campagne italiane. Oggi blocchiamo”, spiegano da ‘Campagne in lotta’. “Lo facciamo contemporaneamente dalla provincia di Foggia alla piana di Gioia Tauro, due dei territori dove molti di noi lavoratori e lavoratrici delle campagne vivono, e dove troppi di noi sono morti in questi anni a causa della violenza di leggi che ci vogliono segregati, poveri e in silenzio”.

“Per questo oggi abbiamo deciso di bloccare alcuni degli snodi più importanti di una filiera di sfruttamento che, dai distretti agro industriali ai centri dello shopping consumista, risucchia tantissimi lavoratori e lavoratrici come noi, italiani ed immigrati, in un vortice di precarietà e ricatto. Solo pochi giorni fa l’ennesimo incendio nell’ex Gran Ghetto di Rignano, in provincia di Foggia, ha distrutto le case di molte persone e ancora una volta il governo risponde con una tendopoli emergenziale”.

“Ma oggi – continuano – ci rivolgiamo soprattutto al Ministero dell’Interno, responsabile delle leggi che ci rendono sempre più precari e sfruttabili. Ad oggi, oltre ad essere praticamente impossibile entrare in Italia in maniera regolare, è anche sempre più difficile rinnovare il titolo di soggiorno. L’entrata in vigore del decreto Salvini ha reso irregolari moltissime persone che prima, pur con grandi difficoltà, riuscivano a vivere e lavorare regolarmente con un permesso di soggiorno di tipo umanitario. Dal momento che le questure e le commissioni territoriali ci hanno detto chiaramente di non poter far nulla perché bloccate dalla legge, oggi usiamo la nostra forza per interloquire direttamente con il governo”.

“Ultimamente si sta parlando di riformare gli ultimi decreti sicurezza: pensiamo che nessuna riforma possa davvero cambiare la situazione. Vogliamo quindi la regolarizzazione per tutte e tutti attraverso l’abrogazione totale degli ultimi due decreti, la reintroduzione del permesso umanitario, dei flussi per lavoro e le sanatorie; la possibilità di rinnovare il permesso e accedere ai servizi di base anche senza la residenza. A questo proposito abbiamo preparato una piattaforma di rivendicazioni, per portare al dibattito pubblico delle proposte concrete riguardo la legislazione che regola l’immigrazione”.

“Pur consapevoli di essere l’anello più sfruttato della filiera, sappiamo anche bene di esserne l’ingranaggio principale. Se ci fermiamo noi, si ferma tutto il sistema. Senza la nostra manodopera da dove si ricava profitto? Vogliamo i documenti e, come ripetiamo da anni, case vere per tutti e tutte, libertà di movimento e la fine di ogni politica e dispositivo di controllo e contenimento. Oggi dalla Puglia alla Calabria vogliamo farci sentire, e allargare il nostro fronte di lotta a tutto il paese: fino a quando non avremo risposte, vi blocchiamo il Natale”.

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“Si continua a strumentalizzare e utilizzare migranti per arrivare a fini politici come eliminare il Decreto Sicurezza che ha avuto la Lega come promotrice e Matteo Salvini come Ministro dell’Interno nel momento della sua emanazione. Un Decreto che insieme al Bis, oltreché stanziare fondi per Polizia, Vigili del Fuoco, aver aumentato la lotta alle mafie, ha permesso all’Italia di iniziare a combattere fortemente l’immigrazione irregolare che fino al 2018 ha invaso la nostra Nazione ingrassando con un forte business cooperative e associazioni della falsa accoglienza con unici fini quelli di lucro. Ricordiamo che quasi il 90% di chi arriva in Italia non ha requisiti di restarci e che 1/3 delle nostre carceri sono piene di immigrati che delinquono. A Foggia con la Lega al Governo si è iniziato a smantellare la baraccopoli illegale di Borgo Mezzanone dove sono avvenuti episodi incresciosi come aver trovato donne carbonizzate, un posto in cui si fa spaccio, prostituzione, contrabbando. Noi vorremmo capire, questa associazioni che decantano l’accoglienza sono a favore della legalità o difendono l’illegalità?”.

E’ la domanda posta in queste ore dal segretario provinciale della Lega, Daniele Cusmai, in relazione alle proteste in corso.

“Inaccettabile pensare che oggi ci siano stati diversi poliziotti che, invece di tutelare la sicurezza dei nostri cittadini nelle strade, debbano aver ricevuto pietre e attacchi dai migranti. A loro va la nostra solidarietà, consapevoli che il lavoro fatto dalla Lega e Matteo Salvini al Governo abbia portato buonsenso, serietà e consenso dagli Italiani che stanno dimostrando ogni giorno di condividere il nostro percorso portando la Lega ad essere primo partito in Italia, anche grazie al 28.5% alle ultime elezioni in Capitanata”.

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