Verona, mozione contro Balotelli: “cori razzisti inventati”

Verona – Quatto componenti del consiglio comunale hanno avanzato una mozione nei confronti dell’attaccante del Brescia, i tre leghisti Alberto Zelger, Paolo Rossi e Anna Grassi e il firmatario Andrea Bacciga che sulla sua pagina Facebook ha scritto: “In consiglio comunale per esporre la mia mozione, affinché Verona la smetta di essere infangata sui media! Ho depositato la mozione in difesa dell’immagine della mia città, infangata e derisa troppe volte ingiustamente.Chiedo che si proceda legalmente“.

“Siamo indignati come consiglieri comunali per il fatto che Verona venga dipinta come una città razzista e fascista, cosa che che non è vera”, gli fa eco il consigliere Albero Zelger a LaPresse.

Non solo i consiglieri, però, perché anche il sindaco della città Federico Sboarina, durante l’intervista al terzo piano del palazzo municipale, senza mai nominare il calciatore ha attaccato: “È una tutela dell’immagine della nostra città. Perché uno deve ritenere Verona una città razzista? Si prenderà le sue responsabilità“, queste le parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

Il primo cittadino di Verona che ha seguito la partita dalla curva sud ha poi continuato rincarando la dose: “Eravamo allibiti. L’arbitro ha ammonito Balotelli, non ha sospeso la partita. Dai filmati si sentono solo fischi, la notizia non esiste, è stata montata e costruita sul nulla, è kafkiana. I cori razzisti sono quelli fatti da un gruppo corposo di persone che decide di cantare un’unica cosa. Non ci sono stati cori razzisti qui e la semplificazione Balotelli-razzismo-Verona per me è inaccettabile. Da cosa mi devo dissociare? Nessuno ha sentito niente. Vero è che condanno ogni forma di razzismo, ma deve esserci qualcosa da condannare. Non so cosa possa aver sentito Balotelli, so che nessuno ha sentito ciò che ha sentito lui. Se non avesse calciato quella palla, nessuno avrebbe detto nulla”.

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