La stagione dell’odio diventa arma di regime

“Finisce la stagione dell’odio”. Mai la nascita di un governo è stata così costellata di clamorose bugie. Si è distinto Nicola Zingaretti, seguito a ruota da tutta la peggiore sinistra, la più faziosa che esista in Europa. Pur di disinnescare la mina del dissenso popolare, si rifugiano negli slogan.
Costoro dimenticano quanto è accaduto nel periodo che segue le elezioni del 2018. Ogni giorno dell’anno, i social si sono specializzati nella diffusione di immagini di personalità politiche del centrodestra a testa in giù, a cominciare da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Il veleno vomitato contro Salvini e Meloni – – Da sinistra si è vomitato veleno contro ogni azione tesa a dimostrare i rischi che corre l’Italia con una invasione migratoria incontrollata, e loro giù a difendere scafisti e compagnia. Si è praticamente processato chiunque avesse dubbi sul ruolo dell’Italia in Europa, praticamente sottomessi al punto che un partito politico – proprio il Pd – ha messo la frase “siamo europei” nel proprio simbolo alle elezioni di maggio 2019, rimediando peraltro una discreta coppola dal popolo italiano che non lo sopporta più.

Persino Bibbiano, con tutte le vergogne annesse, è servito a creare odio e livore nei confronti di quanti si sono manifestati giustamente indignati per il trattamento riservato a famiglie e bambini. Da sinistra si è arrivati ad esprimere solidarietà al sindaco sotto inchiesta.

Il solito antifascismo – – Immancabile il richiamo all’antifascismo, autentica specialità di chi non ha nulla da dire, settant’anni dopo la fine della guerra. Siamo travolti dal Vauro pensiero, dai ritornelli di Saviano, dalle urla di Laura Boldrini, dalle scempiaggini di Gad Lerner. Costoro hanno seminato terrore nella pubblica opinione, criminalizzando quanti osano dichiararsi di destra. E Zingaretti ha la faccia tosta di dire che è finita la stagione dell’odio. Semplicemente, costoro si trasformeranno in miliziani del nuovo regime, ne canteranno le gesta, ne saranno i propagandisti.
No, tra qualche mese sarete finiti voi.

Francesco Storace

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