Gozi iscritto al Msi ha mentito pure sull’età: “Avevo 16 anni”, ma ne aveva 22

Uno scoop che fa venire i brividi, a destra come a sinistra. Lo ha fatto il Primato nazionale, che ha diffuso la foto della lista degli iscritti alla sezione di Forlì del Fronte della Gioventù – l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano – dell’anno 1990.

Nell’elenco c’è Sandro Gozi, l’ex sottosegretario agli Affari Esteri del governo Renzi che di recente è stato nominato responsabile degli Affari Europei per conto del governo francese. Una bella giravolta per Gozi, che secondo fonti dell’allora Msi avrebbe addirittura fatto parte della scorta al servizio del segretario missino Giorgio Almirante in occasione di una sua visita a Cesena.

Interpellato da Adnkronos, Gozi si è giustificato così: “Avevo 16 anni, il mio migliore amico era il segretario locale del Fronte della Gioventù. Venivo da una famiglia di centrosinistra e il mio fu un atto di ribellione. Ci ho messo molto poco a capire che quella non era la mia strada”. E ancora: “È noto a tutti che il mio primo voto fu infatti per il Partito repubblicano italiano. D’altra parte – commenta Gozi – mi pare che anche Salvini fosse del Leoncavallo, o che altri leader da giovanissimi abbiano fatto scelte che poi nel corso della vita sono cambiate“. Anche se quasi sempre il “salto” è da sinistra verso destra, e non il contrario.

https://twitter.com/mazzettam/status/1162472514469191680

Tuttavia, nelle parole di Gozi c’è qualcosa che non convince. Infatti, l’ex deputato Pd è nato nel 1968. Dunque nel 1990 – anno della sua iscrizione al FdG – aveva 22 anni, non 16 come da lui dichiarato. Una bella differenza. E una notevole imprecisione (non si sa quanto voluta), forse per provare a stemperare le polemiche provenienti in egual modo da destra e da sinistra. Polemiche aumentate ancora di più dopo la diffusione della foto di gruppo dove Gozi è in posa insieme ad Almirante e agli altri iscritti della sezione forlivese del FdG.

Non è un’estate felice per l’ex deputato Pd. Dopo essersi candidato con En Marche – il partito del presidente francese Emmanuel Macron – all’Europarlamento (dove entrerà una volta ratificata la Brexit), Gozi è stato scelto dal premier transalpino Edouarde Philippe come consulente agli Affari Europei. Una nomina che ha fatto interrogare tutti sull’opportunità di accettare un incarico viziato dal conflitto d’interessi legato alla precedente – e recente – esperienza nello stesso ruolo per il governo tricolore. Tra le reazioni più violente quella della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha chiesto di revocargli la cittadinanza italiana.

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