Assegno di maternità negato a straniera, giudice condanna Inps

Assegno di maternità negato a straniera con permesso di soggiorno familiare, il giudice condanna Inps e Comune di Magione. Il giudice del lavoro di Perugia ha “bacchettato” Inps e Comune di Magione per il diniego dell’assegno di maternità (dovuto dall’ente pensionistico) ad una cittadina albanese residente in Umbria e per le informazioni errate contenute nel sito dell’ente comunale.

La signora, assistita dall’avvocato Francesco Di Pietro, si era vista rifiutare l’assegno di maternità perché per tale concessione sarebbe necessaria la titolarità di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, mentre la donna era in possesso del permesso di soggiorno per motivi di famiglia.

Il giudice partendo dal principio di parità di trattamento, nel settore della sicurezza sociale tra cittadini comunitari e cittadini di Paesi terzi titolari di permesso unico lavoro, ha equiparato “tutti quei permessi che consentono di svolgere attività di lavoro subordinato, quale il permesso per motivi di famiglia posseduto dalla ricorrente”.

Da qui la condanna dell’Inps al pagamento dell’assegno di maternità, ma anche del Comune di Magione, chiamato ad “adeguare le comunicazioni istituzionali al fine di evitare il reiterarsi delle condotte”. Nell’ordinanza c’è anche il modello al quale la comunicazione istituzione dovrà attenersi nello specificare le condizioni richieste per ottenere l’assegno di maternità; anche le madri non titolari di permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo, quindi, hanno diritto all’assegno di maternità.

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