Bologna: schiaffi alla Borgonzoni, condannata Sinti

BOLOGNA – Una condanna a 20 giorni, con pena sospesa, per aver colpito con uno schiaffo l’allora consigliera comunale leghista, e attuale senatrice e sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. E’ questa la decisione del giudice del Tribunale di Bologna, Danilo Mastrocinque, nei confronti di una donna d’origine sinti, Maria Teresa Tomasini, 52enne, accusata di violenza privata.

L’episodio si verificò il 3 novembre 2014, durante un sopralluogo al campo nomadi di via Erbosa, a Bologna. La 52enne, come testimonia un video, si scagliò contro Borgonzoni per cacciarla. Con lei c’era anche Alan Fabbri, all’epoca candidato presidente della Regione e ora eletto sindaco di Ferrara. Al seguito dei politici leghisti c’erano inoltre giornalisti e fotografi. La Procura aveva chiesto per la donna la condanna a un mese, riconoscendole le attenuanti generiche e spiegando che il sopralluogo nel campo con la presenza della stampa poteva aver creato un certo fastidio.

“Aggrediti per una visita, annunciata e organizzata, questo la dice lunga sulla realtà dei campi nomadi a Bologna – disse la Borgonzoni -. A questa gente – tra il 2007 e il 2012 – abbiamo pagato 1,5milioni di euro di bollette, a cui bisogna aggiungere i costi delle cooperative che vi operano e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, dovute ai danni provocati da certi nomadi. Gli paghiamo casa, bollette, strutture, sanità e servizi d’accoglienza e la risposta sono pugni in faccia, calci e insulti. Serve una risposta fortissima. Subito la chiusura”.

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