Scandalo procure: Palamara chiede scusa a Mattarella

Si difende, nella memoria difensiva depositata alla Sezione disciplinare del Csm che deve decidere se sospendere il pm Luca Palamara dalle funzioni e dallo stipendio come ha chiesto il Pg della Cassazione, Riccardo Fuzio. L’udienza di oggi è stata rinviata al 9 luglio.

E’ vero ho partecipato a cene ed incontri in occasione delle nomine ed anche in occasione della futura ed imminente nomina del Procuratore di Roma. Ma l’autonomia della scelta del Csm mai e poi mai l’avrei messa in discussione. Per me sono stati da sempre, cioè dal 2007, solo momenti di libera espressione di idee e di opinioni” scive l’ex presidente dell’Anm nella sua memoria. “Non ho mai barattato la mia funzione. Mai ho ricevuto soldi mai ho ricevuto regali. Non posso rinnegare però un rapporto di amicizia con Centofanti ben risalente ai fatti oggetto di contestazione e maturato anche con frequentazioni istituzionali” spiega.

Ammette di aver fatto parte parte del sistema condividendone pregi “unitamente alla piena consapevolezza dei difetti, dell’esistenza dei quali pero’ non posso assumermi da solo tutte le responsabilita’. Nella consiliatura dal 2014 al 2018, rivendico pero’ con orgoglio di aver contribuito alla nomina di importanti e valorosi magistrati negli uffici giudiziari piu’ importanti del Paese”.

E ancora: “Errori sicuramente ne sono stati commessi e su questo ha sicuramente inciso la sfrenata corsa al carrierismo conseguente all’abolizione del criterio della anzianità e all’abbassamento dell’eta’ pensionabile a 70 anni nonché la gerarchizzazione degli uffici requirenti che ha aumentato ruolo e poteri del procuratore della Repubblica anche nel rapporto con la polizia giudiziaria”

Palamara, che nella sua memoria ha anche chiesto scusa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua qualità di garante supremo dell’autonomia e della indipendenza della intera magistratura, ha ricusato un altro dei giudici disciplinari, Piercamillo Davigo perché, con Sebastiano Ardita si sarebbero già pronunciati in maniera dura sulla vicenda

Intanto a sua volta, Fuzio è finito nella bufera dopo la pubblicazione di un’intercettazione con lo stesso Palamara. Il Comitato direttivo centrale dell’Anm si pronuncera’ sabato prossimo, 6 luglio, sulla richiesta della giunta di deferirlo ai probiviri.  http://tg.la7.it/

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