“Vedo che tanta gente di buona volontĂ , non solo cattolici, ma gente buona, di buona volontà è un po’ presa dalla paura che è la predica usuale dei populismi, la paura. Si semina paura e poi si prendono delle decisioni. La paura è l’inizio delle dittature“. Lo ha detto papa Francesco rispondendo ai giornalisti sul volo di ritorno da Rabat.
“Sentiamo dolore quando vediamo le persone che preferiscono costruire dei muri. PerchĂ© abbiamo dolore? PerchĂ© coloro che costruiscono i muri finiranno prigionieri dei muri che hanno costruito. Invece quelli che costruiscono ponti, andranno tanto avanti“.
Così il Papa durante il volo da Rabat. “Costruire ponti per me è una cosa che va quasi oltre l’umano, ci vuole uno sforzo molto grande. Mi ha sempre toccato tanto una frase del romanzo di Ivo Andric, ‘Il ponte sulla Drina’: dice che il ponte è fatto da Dio con le ali degli angeli perchĂ© gli uomini comunichino”.
“Andiamo al secolo scorso, alla caduta di Weimer, questo lo ripeto tanto – ha proseguito Francesco -. La Germania aveva necessitĂ di una uscita e, con promesse e paure è andato avanti Hitler, conosciamo il risultato, conosciamo il risultato. Impariamo dalla storia, questo non è nuovo: seminare paura è fare una raccolta di crudeltĂ , di chiusure e anche di sterilitĂ “. ansa

