Bosnia: allarme per 70 mila migranti in partenza dalla Grecia

In Grecia vi sarebbero circa 70 mila migranti pronti a mettersi in viaggio verso i Paesi occidentali della Ue. Lo ha detto il ministro della sicurezza bosniaco Dragan Mektic, preoccupato per la possibilità che gran parte di tali migranti possa avviarsi in Occidente lungo la direttrice balcanica. Secondo il ministro, il flusso giornaliero dalla Turchia verso la Grecia sarebbe di circa 300 migranti, una situazione allarmante che espone la Bosnia-Erzegovina a seri problemi.

Nei primi due mesi del 2019, nell’area di Bihac e di Sarajevo, le autorità bosniache hanno individuato e posto sotto sorveglianza 6 migranti originari dell’Afghanistan, cinque dei quali sono sospettati di avere legami col terrorismo internazionale e il sesto col traffico di migranti e la criminalità organizzata. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Fena. Quattro sospetti, di età fra 23 e 34 anni, rappresentano una minaccia alla sicurezza del Paese, mentre per altri due si sta ancora cercando la conferma dell’identità in collaborazione con le agenzie di sicurezza internazionali e i paesi d’origine. I sospetti sono stati collocati in un centro di accoglienza nella Sarajevo est, sotto sorveglianza e senza la libertà di movimento.

Intanto, la polizia slovena ha intercettato e bloccato nei giorni scorsi una ventina di migranti che cercavano di entrare illegalmente nel Paese dalla vicina Croazia. Stando ai media locali, gran parte dei migranti – afghani, pachistani, iraniani – era nascosta su camion e tir diretti verso i Paesi Ue dell’Europa occidentale. Gli osservatori notano una crescente intensificazione dei flussi di migranti via terra lungo la direttrice balcanica, anche in considerazione delle miglioriate condizioni meteo e dell’aumento delle temperature.  ANSA EUROPA

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