Bari, “riorganizzazione del partito fascista”: chiusa sede CasaPound

BARI, 11 DIC – Su disposizione della magistratura barese è stata sottoposta a sequestro preventivo la sede di CasaPound a Bari. L’indagine riguarda l’aggressione del 21 settembre compiuta da militanti del movimento di estrema destra nei confronti di manifestanti che avevano appena partecipato ad un corteo antifascista e antirazzista.

Nell’aggressione rimasero ferite tre persone: Giacomo Petrelli di Alternativa Comunista, Antonio Perillo, assistente parlamentare dell’eurodeputata Eleonora Forenza (anche lei presente al momento dell’aggressione) e Claudio Riccio di Sinistra Italiana.

Le indagini della Digos di Bari sono state coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi che contesta agli indagati anche i reati di riorganizzazione del disciolto partito fascista e manifestazione fascista. In particolare, si contesta di “aver partecipato a pubbliche riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e di aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica”. ansa

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22 settembre 2018 – le dichiarazioni di CasaPound


22 settembre – “A Bari non c’è stata nessuna aggressione squadrista, ma un tentativo di assalto alla nostra sede da parte dei manifestanti anti-Salvini”. Lo afferma In una nota CasaPound Italia.

Come mostrano chiaramente le foto che abbiamo diffuso – prosegue Cpi – il corteo era finito da tempo in un’altra zona della città ma gli antifascisti invece di disperdersi hanno cercato di arrivare in via Eritrea, dov’è la nostra sede, per assaltarla. Non stupisce che in mezzo a loro ci fosse l’europarlamentare di Potere al Popolo Eleonora Forenza, da sempre vicina ai centri sociali, come esponenti dei centri sociali sono i suoi collaboratori”.

“Quello di cui possono accusarci – conclude CasaPound- è solo di aver difeso il nostro diritto a esistere di fronte a chi ci vorrebbe cancellare dalla faccia della terra”.

 

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