Il governo della Svizzera ha negato la bandiera elvetica alla nave Aquarius, gestita da Medici senza frontiere (Msf) e SOS Mediterranee, come invece avevano chiesto alcuni deputati. Dopo la decisione di Panama di ritirare i suoi documenti alla Aquarius tre parlamentari svizzeri (un socialista, un liberal-radicale e un centrista) avevano chiesto a fine settembre al loro paese di concedere la bandiera svizzera a fini umanitari, come consente la legge sulla navigazione.
Con un parere reso il 30 novembre e pubblicato sul sito del Parlamento svizzero, il governo spiega che le operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo hanno bisogno di un ”approccio coordinato di lungo termine” sulla questione dell’ammissione dei rifugiati, ”fondato su una ripartizione equa delle responsabilità”.
Berna ritiene che non basti ”compiere dei negoziati ad hoc per ogni nave che trasporta persone in situazione di emergenza” e chiede che ”venga trovata una soluzione europea percorribile che rispetti le regole di soccorso in mare e garantisca dei porti di sbarco sicuri, come pure un meccanismo di ripartizione delle persone che sbarcano”.
”Di conseguenza il Consiglio federale (cioè il governo – ndr) ritiene che non è in condizioni di applicare alla nave Aquarius la clausola di eccezione della legge sulla navigazione marittima”, conclude. (IL NORD)