Mattarella decida se sostenere il Global compact ONU o la libertà di parola

di Armando Manocchia

Leggo oggi sull’Ansa questa dichiarazione del presidente Mattarella: “La nostra Costituzione non si limita a stabilire principi e valori, ma chiede allo Stato di farsi parte attiva per il loro raggiungimento. Questo vale, naturalmente, anche per la libertà di opinione e di espressione.
Il pluralismo informativo è un valore fondamentale per ogni democrazia, che va difeso e concretamente attuato e sostenuto”.
E’ il messaggio in occasione del centenario dell’Associazione stampa parlamentare.

Tali parole sono però in netto contrasto con la scelta del presidente di appoggiare, anche se non apertamente, il Global compact ONU sulle migrazioni. A proposito dello scellerato patto, ha infatti dichiarato: “Ogni sede, ogni documento che richiami alla responsabilità di tutti gli Stati e comunità internazionale in tema di immigrazione, ogni occasione e documento del genere è prezioso”.

Ed ora sentiamo che cosa prevede il Migration Compact riguardo a libertà di opinione e di espressione: criticare la migrazione diventerà un “Crimine d’Odio”, un reato penale.

Tradotto alla lettera dal video: «La critica alla “migrazione” diventerà un crimine e i media che daranno spazio a tale critica potranno essere messi a tacere

Mattarella esca quindi dalla contraddizione e decida da che parte stare!

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