L’Italia finanzia progetto “per la migrazione equa del lavoro nel Maghreb”

TUNISI – Punta a garantire una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori migranti nel Maghreb il progetto “Sostegno al miglioramento della gestione della migrazione e la promozione della migrazione equa del lavoro nel Maghreb” lanciato a Tunisi in occasione di un seminario organizzato dal ministero degli Affari sociali e dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). Il progetto, della durata di tre anni, sarà messo in atto dall’Ilo, con finanziamenti dell’Agenzia italiana per la cooperazione per lo sviluppo (Aics) in partenariato strategico con le parti interessate dei quattro Paesi del Maghreb coinvolti (oltre alla Tunisia, Libia, Marocco e Mauritania).

Secondo Mohamed Ali Diahi, direttore dell’Ilo, questo progetto, che è la continuazione di diversi altri progetti nella regione, vuole aiutare i partner a rafforzare le loro competenze per mettere in atto strategie per il buon governo della migrazione facendo riferimento alle migliori pratiche e politiche per affrontare la questione della migrazione. In Tunisia per esempio il progetto promuoverà tra l’altro un migliore coordinamento tra le varie strutture responsabili dello sviluppo delle statistiche sulla migrazione, ovvero l’Istituto nazionale di Statistica (Ins) e l’Osservatorio nazionale per l’occupazione, e fornirà statistiche più aggiornate, ha spiegato il direttore generale della Migrazione e del Lavoro all’estero presso il ministero tunisino degli Affari sociali, Ahmed Masoudi.

Masoudi ha ricordato che il numero di tunisini che vivono all’estero è stimato in 1,4 milioni di persone, la maggior parte delle quali si è stabilita in paesi europei, in particolare in Francia. Il numero di tunisini che migrano all’estero ogni anno è stimato in 13 mila. Di questi il 37% espatria alla ricerca di lavoro, il 24% per proseguire gli studi e il restante per motivi di ricongiungimento familiare.

Per quanto riguarda invece le migrazioni all’interno del Maghreb Masoudi ha rivelato che i tunisini residenti in Algeria sono stimati in 20 mila persone, in Marocco in circa 3 mila, mentre non è stato possibile stabilire una stima precisa per quanto riguarda la Libia a causa dell’instabilità del Paese. Il ministero tunisino degli Affari Sociali ha avviato la preparazione di un piano strategico sulla migrazione, che prevede il coordinamento tra le varie strutture interessate, ha annunciato il responsabile della migrazione al ministero, Abdelkader Mhadhbi. ANSAMED

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