Delirio di Sanchez al Forum Pd: “presto sarete a capo della grande trasformazione di cui l’Italia ha bisogno”

“In tanti ci dicevano di rassegnarci, che non ci sarebbe stato mai più un governo progressista in Spagna. Ma con costanza e determinazione abbiamo dimostrato che il futuro non è scritto: dipende da noi. Non ci siamo arresi, abbiamo lottato e ce l’abbiamo fatta, oggi siamo al governo e stiamo cambiando la Spagna. Quindi lottate come state lottando e presto sarete a capo della granda trasformazione di cui l’Italia ha bisogno”.

Pedro Sanchez arriva al Forum per l’Italia organizzato a Milano dal Pd accolto come una star e dal palco dice: “Non siete soli, potete contare sui socialisti spagnoli e sulla famiglia socialista europea”, assicura Sanchez, che invita anche il Pd a “sollevare con orgoglio la nostra bandiera: la giustizia sociale, contro le forze reazionarie che portano solo sofferenze“. Riscoprendo l’eredità della Rivoluzione francese: “Libertà, con salari dignitosi. Uguaglianza, per le donne. Fraternità, perchè la vita di un uomo che rischia di affogare riguarda tutti. Per questo abbiamo accolto Aquarius, perchè siamo solidali con i migranti e con un popolo nostro fratello, quello italiano. E chiediamo ai governi europei la stessa solidarietà”.

Sanchez rivendica: “Per quanto sia difficile il contesto e la situazione, non ci arrenderemo mai. Nelle avversità si vede il coraggio di un’ideologia orgogliosa del suo lascito al mondo: libertà, uguaglianza, fraternità”.

Lo spartiacque saranno le elezioni europee di maggio: “C’è una sfida straordinaria, si deciderà il futuro dell’Europa e dei nostri figli. Dobbiamo difendere i nostri principi, un europeismo fermo contro coloro che vogliono distruggere il progetto europeo. Noi non abbandoniamo il progetto europeo: vogliamo riformarlo, non paralizzarlo nè tantomeno distruggerlo. Altri offrono la distruzione, a noi spetta il progetto della speranza. Questo è l’europeismo che dobbiamo recuperare, la nostra risposta per difendere i valori progressisti dalle forze reazionarie che vogliono tornare al passato. Non c’è alternativa innalzando frontiere e aumentando l’odio; c’è alternativa nella speranza di un progetto femminista, progressista, ed ecologista, che costruisca un nuovo contratto sociale”. (askanews)

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