Revoca della scorta a Capitano Ultimo: il silenzio dello Stato

Riceviamo e pubblichiamo

Buongiorno,

Sono una semplice cittadina che ha sempre creduto e crede ancora nella giustizia ed onora tutti coloro che hanno combattuto e combattono contro la criminalità organizzata.

Alla fine di agosto è giunta la notizia della revoca della scorta di livello 4 al Colonnello Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo, colui che tra le tante attività al servizio di questo Paese, ha arrestato Salvatore Riina il 15 gennaio 1993.

L’Ucis, un organismo non ben identificato che fa capo al ministero dell’Interno ha revocato la sua scorta non ritenendola più necessaria, finito il pericolo secondo lor signori.
Secondo la Legge 133/2002 il parere espresso dall’Ucis è un parere esclusivo, eppure in questo Paese abbiamo assistito ad intervent i del capo dello Stato di altre vicende, come di leggi emanate dalla sera alla mattina in urgenza. In questo caso nessuno alza un dito.

Chi conosce l’ABC della mafia sa che la mafia non dimentica. Chi ha vissuto gli inizi degli anni novanta sa che quando un servitore dello Stato viene lasciato da solo diventa un bersaglio facile per la mafia.

Forse non si sa che è Leoluca Biagio Bagarella detto Luchino ad aver messo una taglia sulla testa di Ultimo; forse non tutti sono a conoscenza del momento “storico” di passaggio che sta vivendo cosa nostra. Il trono della Cupola è vacante, il successore di Riina è al 41 bis e chi ambisce alla poltrona deve fare un favore ai Corleonesi. Quale miglior favore dell’eliminazione di Ultimo?

Provvidenziale l’abbandono dello Stato. Già, abbandono perché sia i vertici di questo Stato che quelli dell’Arma non hanno speso una sola parola di sostegno né si sono attivati per quanto in loro potere, affinché Ultimo possa avere una scorta, che per lui non è uno sfizio per andare a fare shopping, ma è indispensabile per tutelare la sua persona dalle minacce costanti e mai scemate da parte della criminalità organizzata.

Da cittadina mi domando come si possano assegnare 10 uomini di scorta a Renzi, una scorta di Livello 4 alla Boschi e revocarla al capitano Ultimo.

Nel visionare l’elenco degli scortati del nostro Paese si rimane sbalorditi nel leggere alcuni nomi, eppure a loro l’Ucis non ha revocato nulla.

Agli occhi di una cittadina qualsiasi questa decisione, condita dal silenzio complice delle istituzioni, ha il sapore di una decisione politica con lo scopo di isolare il Colonnello De Caprio ancor di più.

Lo Stato abbandona, la mafia esegue. Copione già visto tante volte, aspettano di inviare la Corona al funerale?

Come tanti cittadini facciamo sentire la nostra voce sui social ma ho notato che nessun quotidiano o programma Tv si è preso a cuore la vicenda tenendo viva l’attenzione.

Ai ragazzi, quando vado per le scuole a parlare di legalità dico sempre che il silenzio è mafia e chi tace è complice.

In questo caso è palese un atteggiamento di mafiosita’ diffuso al fine di far cadere nel dimenticatoio la vicenda.

Da cittadina non demordo, combatto per chi ha Servito questo Paese e quindi anche me.
La revoca della scorta al Capitano Ultimo è una VERGOGNA di Stato.

Cordialmente.
Marisa Denaro