Luca Barbarossa va a presentare il suo nuovo disco e si mette a fare politica propaganda pro immigrazione.
di askanews
Sul tema dei migranti “qualcuno gioca con la paura e non si fa quando sono in gioco vite umane”. Luca Barbarossa, negli studi di askanews per presentare il suo disco “Roma è de tutti”, parla anche della politica del governo rispetto alle tragedie del Mediterraneo.
“Per me gli esseri umani sono esseri umani, non li chiamo nĂ© naufraghi nĂ© migranti nĂ© clandestini nĂ© extracomunitari. Credo che una ricchezza dei paesi piĂą potenti al mondo sia costituita proprio dall’immigrazione e dal fatto che le varie provenienze si siano mischiate e integrate” dice Barbarossa. “Questo per noi è un fenomeno nuovo. Qualcuno gioca con la paura e non si fa. Soprattutto non si gioca con le vite umane dei bambini ripescati in mare per pericolo di naufragio e di morte, cose che purtroppo accadono spesso nel Mediterraneo”.
Ma i bambini migranti, praticamente, non esistono.
Il cantante si guarda bene dal chiedere politiche per la famiglia. Per lui, la soluzione al calo demografico, sono le “risorse migranti”.
“Altra cosa è sedersi a un tavolo a definire le regole. Ma io penso che questo nostro paese così amato e così invecchiato, con un calo demografico drammatico, in futuro dovrĂ vivere l’accoglienza come una risorsa“, aggiunge il cantante. “Io vorrei in un periodo di tale e tanta superficialitĂ che tutti noi ci informassimo un po’ meglio sulle cose che accadono nel Mediterraneo. Stiamo ragionando per cifre, numeri, quote, e non in modo umano”.

