Il leader islamico contesta la giustizia italiana e agli stessi italiani, con tono sibillino, ricorda che nel nostro Paese “presto saremo 5 milioni“. Si parla dell’assoluzione per Libero e Maurizio Belpetro, all’epoca direttore, per il titolo “Bastardi islamici”, all’indomani delle stragi parigine: secondo i giudici di Milano il titolo non ha nulla a che fare con l’odio razziale e con il fomentare la violenza. Ma, come detto, la sentenza non piace all’islamico Hamza Roberto Piccardo, esponente di spicco del mondo musulmano italiano e fiero oppositore di Libero, il quale è intervenuto ai microfoni di âLegge o Giustiziaâ su Radio Cusano Campus per commentare la vicenda.
“Evidentemente gli avvocati hanno avuto buon gioco a dire che scrivere Bastardi Islamici è diverso da Islamici Bastardi. Questo – continua Piccardo – però è un giudizio di primo grado, attenzione. Il problema è di fondo ovvero capire, cosa che i giudici non hanno fatto, quale tipo di negativitĂ possa portare un giornale nazionale che titola in questo modo a tutta pagina, andando a colpire una comunitĂ intera. La realtà è che lâaggressivitĂ , la discriminazione e lâodio su base religiosa erano evidenti. SarĂ importante leggere le motivazioni”.
Dunque gli si chiede se questa sentenza può avere delle conseguenze?
“Si apre la strada a titoli simili, ringalluzzendo gli islamofobi, legittimati dal dire le peggio cose. Ă un problema che si riscontra in buona parte dellâEuropa. Câè una fortissima inclinazione a trovare un nemico che serve sempre. Serve per avere il controllo sociale ed i musulmani oggi sono il nemico migliore. Lâislamofobia tende a creare presupposti per cose molto peggiori”. Dunque Piccardo usa toni che appaiono vagamente minacciosi: “Vogliono ghettizzarci? Difficile che ci riescano perchĂŠ siamo 30 milioni. Solo in Italia siamo 900mila cittadini italiani musulmani su due milioni e settecentomila fedeli. Nel 2030 saremo in tutto 5 milioni in Italia. Ă il caso di creare questo clima nei confronti dei propri concittadini? Per me è folle”.
