Dal Gambia nuova tecnica di combattimento: il morso

di Aldo Grandi

Inutile riderci su. Da ora in avanti e sempre di più negli anni a venire e grazie alla politica suicida e devastante dei Governi Renzi e Gentiloni e della Sinistra in genere a tutti i livelli, enti locali compresi, dovremo imparare a mantenere una certa non trascurabile distanza quando avremo a che fare con i richiedenti asilo alias profughi alias migranti alias clandestini. A onor del vero c’era già stato un illustre precedente, forse il più famoso, nella nuova tecnica di combattimento importata dall’Africa che potremmo definire ‘del mordi e fuggi‘.

Basterebbe, infatti, pensare allo scalpore che suscitò l’azzanno di Mike Tyson a Evander Holyfield il 28 giugno 1997 durante un incontro a Las Vegas valevole per l’assegnazione del titolo dei pesi massimi WBA. Durante quel match Tyson morse prima l’orecchio destro durante un corpo a corpo e Holyfield cominciò a sanguinare. L’arbitro non vide l’irregolarità, ma ammonì Tyson poco dopo per aver spinto l’avversario contro le corde. Il gioco fu fermato per qualche minuto e quando riprese ecco il secondo morso di Tyson, questa volta all’orecchio sinistro: riuscì a staccare un pezzo del lobo e lo sputò sul ring. Il match fu ovviamente sospeso. Per non parlare, poi, del morso calcistico durante i Mondiali di calcio in Brasile, dato da Luis Suarez dell’Uruguay a Giorgio Chiellini della nazionale italiana. Se gli esempi sono questi, c’è da dire che quanto avvenuto ieri a Pistoia, nel centro di accoglienza – un altro?, ma quanti sono? – potrebbe rientrare nella normalità.

Una lite tra due giovani, uno di 23 anni del Gambia e l’altro 19 anni del Mali – due stati assolutamente e notoriamente civilizzati, record mondiale nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, nella tutela dei diritti, nella difesa della religione cattolica, nella libertà di espressione, associazione, pensiero e di stampa – è degenerata al punto che il più grande, senza tante storie, ha azzannato il mignolo di una mano del rivale e gli ha tranciato, di netto, una falange. Risultato, caos e intervento dei carabinieri con medicazione al pronto soccorso – quest’ultima a spese, ovviamente, della collettività nazionale ossia nostra come tutte le spese sanitarie di queste risorse umane che dovrebbero pagarci la pensione, ma a cui, nel frattempo, paghiamo anche l’aria che respirano – e prognosi di 30 giorni e scusate se, per un morso, è poco.

In un Paese serio che non fosse questo sfasciato Stivale, le forze dell’ordine, se ne avessero i mezzi e fosse riconosciuto loro il giusto diritto di avvalersene, preleverebbero i due contendenti e, a calci nel culo, li imbarcherebbero sulla prima zattera in partenza dal porto più vicino, aggiungendo riserve di acqua e cibo, con destinazione e timone immobilizzato, la terra d’origine ossia l’Africa. Invece niente di tutto questo. Si procederà con una denuncia per lesioni gravissime e conseguenti spese legali e processuali a carico, ovviamente, sempre di noi coglioni che non siamo in grado di comprendere che di qui a poco esploderà una guerra, strada per strada, dove oltre ai morsi spunteranno machete, bastoni, coltelli e tutto quel che ne consegue.

E tenete presente che, poi, a difenderci dovrebbero accorrere carabinieri e polizia i quali, non appena strizzano l’orecchio – non mordono, ma strizzano soltanto – a qualche spacciatore criminale o delinquente abituale di origini straniere, vengono messi sotto processo, incarcerati e sputtanati mettendoli alla gogna. Chi glielo farà fare di rischiare il fondoschiena per uno stato pronto sempre a metterli in prigione gettando via la chiave fino a data da destinarsi?

Meditate gente, meditate e continuate, poi, a votare a Sinistra. E c’è chi si lamenta se molti italiani votano CasaPound o scelgono Forza Nuova? Ma la colpa di chi è?

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