Bruxelles dirĂ all’Italia che la manovra per il prossimo anno dovrĂ portare a uno sforzo di bilancio «robusto», senza però entrare nel merito delle cifre. La trattativa sarĂ rimandata all’autunno, ma nel frattempo – secondo quanto risulta a La Stampa – la Commissione indicherĂ giĂ nel dettaglio alcune misure concrete da prendere: reintroduzione dell’Imu sulla prima casa (ma solo per le famiglie sopra un certo reddito, cioĂ© quasi tutte, vedrete), riforma del catasto, ampliamento dell’obbligo di fatturazione e di pagamento elettronici.
Tutto questo perchĂ© da qui a ottobre bisognerĂ trovare tra i 5 e i 10 miliardi. Stando ai parametri attualmente in vigore – che saranno ricordati in un paragrafo introduttivo – i Paesi come l’Italia dovrebbero fare uno “sforzo strutturale” pari allo 0,6% del Pil, poco piĂą di 10 miliardi nel nostro caso. Ma il confronto interno alla Commissione ha portato a una linea piĂą morbida che permetterĂ di prendere in considerazione le circostanze particolari. Nelle raccomandazioni verrĂ infatti scritto che lo sforzo richiesto all’Italia dovrĂ essere «robusta» per assicurare la sostenibilitĂ delle finanze pubbliche.
Tra le altre raccomandazioni all’Italia, Bruxelles metterà l’accento sulla lunga durata delle cause civili che va ridotta, sulla necessità di insistere nella lotta alla corruzione, sul processo di riforma della pubblica amministrazione che va portato avanti e sull’esigenza di migliorare l’efficienza delle aziende pubbliche. Verrà poi chiesto di migliorare gli interventi per i disoccupati, in modo da favorire il loro reinserimento nel mondo del lavoro. Ci sarà un focus sui non-performing loans, i crediti bancari deteriorati: il problema delle insolvenze verrà sottolineato per molti Paesi, non solo l’Italia.
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