Presidenziali, nel programma di Marine Le Pen: “Prima i francesi”

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“France first”: Marine Le Pen vuole inserire la “preferenza nazionale” nella Costituzione e in caso di vittoria all’Eliseo promette due referendum: uno sulla precedenza ai francesi nell’accesso al lavoro e l’altro sul ‘Frexit’, l’uscita della Francia dall’Unione europea. La prima consultazione popolare – dice intervistata dal quotidiano Le Monde – riguarda una riforma costituzionale che prevede, tra l’altro, la “priorità nazionale all’occupazione”. Leggi: “Una tassa addizionale su qualsiasi nuovo contratto fatto a dipendenti stranieri” e di cui il ricavo verrà devoluto ai disoccupati. La leader del Front National si dice convinta che in questo modo “un certo numero di persone vorrà ripartire perché la Francia smetterà di incitare all’immigrazione”. E “per il resto, si farà in modo che le persone che accettiamo rispondano ad alcuni criteri e non pesino sulle finanze pubbliche”. Nel programma di Le Pen c’è poi un bonus di 80 euro per le fasce più deboli: verrà finanziato da un contributo sociale all’importazione dei beni e dei servizi del 3%, che – assicura lei – porterà nelle casse come minimo 15 miliardi di euro.

Quanto all’Europa, se eletta presidente, la leader del FN promette l’avvio di un negoziato di sei mesi con Bruxelles per recuperare “quattro sovranità: monetaria, legislativa, territoriale e di bilancio”. Ma se le trattative non dovessero andare a buon fine militerà per il ‘Frexit’ dopo aver indetto un referendum sull’uscita della Francia dall’Ue. “Sono convinta che lancerò un movimento”, afferma su Le Monde. “Ci saranno elezioni dappertutto: Olanda, Germania, forse Italia. E oggi l’Unione europea è in una situazione poco gloriosa”.

Già mercoledì, l’eurodeputata del Front National aveva sferrato un duro attacco contro l’Europarlamento e ripetuto che non sborserà i 300.000 euro che avrebbe dovuto restituire all’eurocamera per aver remunerato come assistente parlamentare Catherine Griset, la sua segretaria, poi capo di gabinetto nel Partito. Intervistata dalla Cnn, ha respinto ogni accusa di impiego fittizio, incluso quello del bodyguard pagato con i soldi dell’Europa, e ha approvato il bando sull’ingresso dei cittadini di sette Paesi musulmani decretato dal presidente Usa, Donald Trump. “E’ una misura temporanea”, ha detto Le Pen. “Chi la critica è in malafede”. (ANSAmed).

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