Pd, Cuperlo a Renzi: “Camminerai su tante macerie”

 

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“Se un accordo non ci dovesse essere, io il 4 dicembre non potrò votare quella riforma. Ma se a quella scelta mi spingerai, stai sereno perché insieme comunicherei al presidente della Camera le mie dimissioni da deputato”. Lo ha annunciato Gianni Cuperlo, esponente della minoranza Pd, chiudendo il suo intervento alla Direzione del partito democratico.

Mi ostino a credere che un’unità tra noi sia necessaria. So che la maggioranza dei nostri elettori è schierata per il Sì, ma è sbagliato non vedere che c’è un pezzo del nostro mondo che ha posizioni diverse“. Per questo Gianni Cuperlo ha detto a Matteo Renzi: “Hai sbagliato la lettura del Paese. Se perdi il referendum avrai paralizzato per un anno l’Italia sul nulla, ma se lo vincessi cammineresti su tante macerie. E’ davvero la tua battaglia, in questo senso. Tu se puoi non farne una battaglia di stili o di coerenza. La coerenza è parola impegnativa, perché alla fine di questa vicenda ognuno saprà benissimo cosa fare“.

Perché “oggi – avverte ancora Cuperlo – il tema è la conseguenza che può avere uno strappo nella nostra comunità. Questa responsabilità è in capo a te”, dice al segretario. Cuperlo aveva iniziato il suo intervento descrivendo il quadro internazionale, da Trump possibile nuovo presidente Usa ai populismi che avanzano in Europa: “In questa cornice – ha spiegato – l’Italia resiste ma non con la spinta necessaria. La manovra non contiene fin qui la svolta, sui migranti si deve attendere il voto tedesco. Se questa è la scena, l’idea di bloccare il Paese su un referendum che se comunque vada non avrà impatto su nessuno dei problemi che ci aggredisce, resta per me una scelta incomprensibile. Come il dibattito che alimenta una frattura tra passato e avvenire che non serve a nessuno. Che ad alimentare le tensioni siano le opposizioni si spiega, che lo faccia chi ha la responsabilità di portare l’Italia in un futuro migliore lo trovo un errore. Non ne faccio una questione di carattere, ma ne faccio una questione di ruolo”.

E per esemplificare il clima, Cuperlo critica il presidente del partito Matteo Orfini: “Se Marino viene assolto la prima cosa da fare è esprimere la solidarietà umana, se twitti che l’abbiamo cacciato perché è un incapace non va bene…”. ASKANEWS

 

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