Le tre donne fermate ieri sera dalla polizia francese nell’ambito dell’indagine sull’auto contenente bombole di gas, ritrovata nel weekend nei pressi di Notre Dame, avevano in programma di attaccare la stazione Gare de Lyon di Parigi, quella di Boussy Saint Antoine – la città dove è avvenuto il loro arresto – oltre che dei poliziotti. Lo riferisce BFMTV citando una fonte di polizia.
Le donne – una delle quali aveva lasciato vicino a Notre Dame l’auto con le bombole di gas – volevano “vendicare l’uccisione del ‘ministro degli attentati’ di Daesh”, al-Adnani.
Nell’operazione di polizia, in cui sono state arrestate tre donne, una è rimasta gravemente ferita. Una delle tre donne fermate nell’operazione – avvenuta in banlieue di Parigi (a Boussy Saint-Antoine) e condotta dai servizi di sicurezza interna DGSI – ha impugnato un coltello e ha ferito un poliziotto. L’agente ha risposto con l’arma di servizio e la donna è rimasta ferita, non sembra in modo grave. Secondo quanto si apprende, due delle donne sono la figlia del proprietario dell’auto riempita di bombole e sua sorella.
Ines, 19 anni, arrestata e ferita ieri dalla polizia nella banlieue di Parigi per aver lasciato l’auto piena di bombole di gas nei pressi di Notre Dame, “aveva prestato giuramento allo Stato islamico”. Lo si apprende da fonti degli inquirenti. ansa