“Colpa della famiglia. Hanno fatto una piazzata”. E’ incredibile, quasi paradossale, la presa di posizione del sindaco di Frassinelle Ennio Pasqualin sul caso della ragazzina molestata nella pista ciclabile da un ventenne richiedente asilo (leggi l’articolo su La Voce di Rovigo).
“Non è successo niente – minimizza infatti il primo cittadino – un richiedente asilo ha avvicinato una ragazza, le ha chiesto il numero di cellulare, ha fatto apprezzamenti positivi. Ad un certo punto le ha messo una mano sulla spalla. E’ forse una molestia? L’errore lo hanno commesso i familiari della ragazza: era consigliabile il silenzio assoluto. Se lo avesse fatto un ragazzo italiano tutto questo non sarebbe successo”.
Parole che fanno più male del fatto in sé. E che fanno un’eco che esce dai confini del suo paese. Da Crespino, Angela Zambelli, donna e sindaco, la pensa molto diversamente dal collega: “Se la ragazza ha avvertito quelle parole o quell’atteggiamento come un fastidio, vuol dire che tanto normale non è stato. Questo episodio non va assolutamente minimizzato, anche se posso capire che la faccenda sia delicata e meriti la massima discrezione. In ogni caso la ragazza e la sua famiglia in tutta questa vicenda non hanno ovviamente nessuna responsabilità“.
L’articolo completo sulla Voce di Rovigo in edicola il 19 agosto