Elba: urinano e defecano alla fermata del bus, nomadi sfrattati dall’isola

 

Si erano accampati in un parcheggio di Portoferraio, sull’Isola d’Elba, e lì avevano intenzione di trascorrere le vacanze. Il gruppo di nomadi, che stazionava nel parcheggio da circa 15 giorni, è stato però espulso dall’isola in seguito a un’ordinanza emessa dal sindaco di Portoferraio e adottata da tutti gli altri sindaci dell’Elba.

“Ho fatto un’ordinanza di carattere igienico-sanitario perché questo gruppo di persone aveva messo in piedi un accampamento in stile nomade – ha spiegato all’Adnkronos il primo cittadino di Portoferraio Mario Ferrari -. Occupavano un parcheggio nel retro porto e usavano quest’area in maniera vergognosa: urinavano e defecavano alla fermata dell’autobus, disperdevano avanzi di cibo“.

“In un primo momento – ha aggiunto – si sono giustificati dicendo che erano in vacanza però gli atteggiamenti erano tipici di una comunità nomade, niente contro i Rom ma se loro fossero andati in un campeggio attrezzato sarebbero stati clienti come tanti altri. Non è possibile che un soggetto urini in strada in dispregio ai cittadini che vivono in quel posto”.

“Non abbiamo preconcetti – ribadisce il primo cittadino – l’unica cosa che pretendiamo è il rispetto delle regole. Credo che il sindaco abbia il dovere di salvaguardare la salute pubblica, il decoro e il rispetto dell’ambiente. Così ho fatto un’ordinanza invitando anche gli altri sindaci a prendere la stessa misura, così per loro l’unica possibilità era salire su una nave. Questa operazione si è svolta con la polizia municipale e con una collaborazione dei carabinieri, che con rispetto della controparte sono stati determinati ed equilibrati”.

“Non è che io vieto l’accesso a chicchessia ma chi viene all’Elba deve rispettare le regole del quieto vivere – aggiunge – Non ho niente contro gli extracomunitari e infatti il Comune dà il contributo alla mensa per i poveri e per gli extracomunitari. Non abbiamo preconcetti, l’unica cosa che pretendiamo è il rispetto delle regole. Se io vado in Australia mi devo adeguare alle loro regole, no?”.

Il fenomeno, spiega il sindaco, “si è concretizzato una dozzina di giorni fa, quasi due settimane”. “L’iniziativa non è stata presa a caldo – sottolinea – loro avevano un comportamento non occasionale ma abitudinario che li portava a infrangere il corretto modo di vivere, farsi la doccia in strada, buttare gli avanzi di cibo. Così giovedì scorso ho emesso l’ordinanza che poi è un’ordinanza contro il campeggio abusivo. Non volevo colpire l’etnia ma il comportamento. Così sono stati accompagnati al porto e poi lì hanno preso la nave”.

Analogo provvedimento è stato preso anche dagli altri sindaci dell’isola per evitare che il gruppo si spostasse da un Comune all’altro riproponendo il problema. “E’ stata un’azione preventiva affinché non si spostassero – spiega all’Adnkronos il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti – Il sindaco di Portoferraio aveva una situazione di degrado. A quel punto siamo stati informati come Comuni che c’era questo problema e io ho fatto l’ordinanza. Io sono al quinto mandato e questa è un’ordinanza che è stata fatta tante volte, in cui si vieta qualsiasi forma di campeggio in zone che non sono attrezzare sia con tende che con caravan”.

“Noi abbiamo un territorio importante dal punto di vista naturale e quindi lo tuteliamo – sottolinea il primo cittadino – Capoliveri è il comune della gestione associata tra tutti gli otto comuni che fa promozione del nostro territorio con i proventi che arrivano dal contributo di sbarco. Con questi soldi facciamo promozione turistica e al primo punto c’è la protezione del nostro territorio. Noi ci puntiamo molto e tuteliamo gli operatori che lavorano su questo territorio per garantire la sicurezza. Noi dormiamo ancora con le chiavi nella porta e vogliamo poter dire che il nostro territorio è sano e sicuro, per noi è molto importante”. adnkronos

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K