Il governo è una ‘sola’. Se almeno onorasse i debiti, sarebbe una boccata d’ossigeno

 

Il governo è una ‘sola’. Se almeno onorasse i debiti, sarebbe una boccata d’ossigeno per il Paese.

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Per lo Stato è tradizione di famiglia quella di non pagare i debiti, considerato che a occuparlo è quel buono a nulla e capace di tutto? Lo Stato dicono, ma in realtà si tratta del governo, in quanto lo Stato siamo noi, mentre il governo sono loro, un manipolo di gente non eletta, che ha occupato abusivamente la più importante Istituzione del Paese, la quale ha contratto e continua a fare debiti che non solo non onora, ma come i ‘sola’, come i truffaldini, non li paga e non sa nemmeno quanti ne ha.

Se pensate che sia una barzelletta chiedetelo a chi deve avere quei soldi, chiedetelo a chi ha dovuto chiudere l’attività o è fallito, o peggio che si è suicidato perché non averli ottenuti.

I fatti (l’unica cosa che conta) sono che questo governo abusivo di ‘sola’ e di truffaldini, non ha nemmeno una mappatura dei debiti a cui deve far fronte. E, come se non bastasse,  malgrado l’obbligatorietà imposta dalla legge, se ne infischia di comunicare attraverso la piattaforma elettronica l’ammontare maturato alla fine di ogni anno entro il 30 aprile successivo.

E meno male che con l’introduzione della fatturazione elettronica – obbligatoria a partire dal 31 marzo 2015 per tutte le aziende che hanno rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione – il sedicente Governo, che ‘una ne fa, mille ne pensa e cento ne dice di fare’, si era posto l’obiettivo di rendere trasparente e immediato il rapporto tra le parti e di fornire un riscontro immediato dell’impegno economico nei confronti dei propri creditori. Dopo più di un anno invce, non vi è ancora un dato ufficiale.

A parte il cinico disinteresse verso le impresse strozzate o fallite a causa dei mancati pagamenti, di questa situazione bisogna ringraziare anche  quel centro di potere finanziario che chiamano subdolamente Unione Europea, la quale impone allo Stato di non  aumentare il  deficit pubblico, per evitare di sforare i parametri deficit/PIL, ovvero per non aumentare gli interessi da pagare a chi finanzia il debito acquistando i titoli di stato.

Infine, il governicchio sarebbe debitore nei confronti dei propri fornitori per 65 miliardi di euro, 35 dei quali riconducibili a fatture emesse da moltissimo tempo. Immaginate la boccata d’ossigeno per la nostra economia – e tutto quello che ne consegue – se questi soldi venissero pagati domattina….

Armando Manocchia – –  @mail

I dati  sono forniti da CGIA Mestre

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