Reggio Emilia, mensa del vescovo: gli immigrati gettano il cibo

 

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La mensa ha cominciato ad essere frequentata anche dai profughi che sono seguiti dal programma di accoglienza Mare Nostrum: pur godendo di un buono per l’acquisto di un pasto, hanno deciso di frequentare anche quel luogo, dove il cibo è gratis. E i comportamenti inaccettabili sarebbero stati inscenati proprio da un folto gruppo di questi profughi.

A confermarlo – scrive il Resto del Carlino – è la presidente della mensa, Maria Chiara Visconti Gramoli, indignata per quanto accaduto:

Si presentano qui, guardano se il cibo è di loro gradimento o meno. Poi se non gradiscono buttano via tutto. E’ accaduto diverse volte, tanto che ho chiamato ripetutamente i responsabili del piano di accoglienza, della cooeprativa Dimora d’Abramo. In parte sono gli stessi che hanno brontolato per la pasta scotta. Vede la carità è sorda, muta e cieca. Se c’è un bisogno noi accogliamo tutti. Ma se si viene qui con l’intenzione di fare confusione e buttare via del cibo assolutamente utilizzabile, allora non ci stiamo

«Posso dire che si tratta di profughi che hanno diritto a un posto in albergo e buono pasto per la mensa di via Eritrea. Se vengono a mangiare da noi, col buono cosa ci fanno? Lo rivendono?».