Religioni, sincretismo: dibattito su ”Dio comune nella diversità”

 

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ROMA, 13 MAG – Si è concluso il primo appuntamento del secondo Pellegrinaggio Internazionale nell’anno del Giubileo della Misericordia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, inaugurato dal Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie. Alla stampa estera di Roma si è svolto il dibattito interreligioso denominato “Insieme per il Dio comune nella diversità”.

E’ intervenuto tra gli altri il Rav Jacov Shalom Di Segni – Rabbino Maggiore e Direttore Ufficio Rabbinico di Roma. Il Rabbino ha aperto il suo intervento con la lettura settimanale del Pentateuco (che domani la Comunità Ebraica di Roma leggerà) “siamo chiamati ad essere Santi, perché Santo è il Signore: un invito ad elevarci spiritualmente ma sempre all’interno di una comunità ed in fratellanza con le altre fedi”. La fede, continua il Rabbino Maggiore, non deve cancellare la propria identità ma rappresentare la profonda essenza di un unione tra i popoli.

Ha poi preso la parola Alfredo Maiolese – Ambasciatore di Pace e Presidente dell’European Muslims League che ha citato un versetto del Corano Sura 5 verso 47: “Facemmo camminare sulle loro orme Gesù figlio di Maria per confermare la Torah che scese prima di Lui. Gli demmo il vangelo, in cui è guida e luce, conferma della Torah precedentemente: monito e direzione per i timorati”. Ha inoltre aggiunto “sono più le cose che ci accomunano rispetto a ciò che ci divide. l dialogo ieri era un invito, oggi è un dovere per l’umanità” Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Gran Priore dell’Ordine Costantiniano e Protodiacono di Santa Romana Chiesa ha invitato ad un dialogo intenso e costruttivo. Un’esperienza vissuta in prima persona grazie a cinquant’anni di attività che lo hanno portato a visitare quasi il mondo intero nonché a rapportarsi con culture, religioni ed etnie differenti. Il fondamentale deus ex machina resta la famiglia, nucleo nel quale si costruiscono le basi della tolleranza, del rispetto e del dialogo. Un grande monito lo ha rivolto ai giovani: “l’impegno ed il sacrificio sono prioritari per costruire un futuro migliore”.

Durante i tre giorni di pellegrinaggio saranno visitate numerose Porte Sante: Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica di San Giovanni in Laterano, Altare della Cattedra a San Pietro ove le Principesse Maria Carolina e Maria Chiara di Borbone delle due Sicilie riceveranno il Sacramento della Cresima.

(ANSAmed).

 

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One thought on “Religioni, sincretismo: dibattito su ”Dio comune nella diversità”

  1. Sincretismo religioso? Io direi Globalizzazione! Ecco il vero fine della sinergia ecumenica che si coniuga con la monodializzazione teorizzata nel NWO. Il “Nuovo Ordine Mondiale” sta al “Nuovo Ordine Ecclesiale” come “hoc signo vinces” costantiniano del 313 a.C. sta al Concordato dell’Impero Romano con la Cristianità. E’ inquietante questa ciclicità storica, e sappiamo quanti problemi e dolori la Chiesa abbia portato e continui a portare al mondo della civiltà laica. Tra l’ebraismo e la cattolicità c’è una barriera teologica insormontabile, ed è inutile quindi continuare a giocare con i sofismi ragionativi, perché nascondono ingenuamente una progettualità politica assai scomoda ed impraticabile. Non è con queste “mescolanze” che si possono perseguire ideali di convivenze pacifiche tra le diversità di fede religiosa. La congiunzione tra fede e ragione e dunque tra metafisica religiosa e pragmatismo laico non può prescindere dalle relative culture e dalle politiche imperialistiche che purtroppo dominano il mondo e perseguono invece ideologie eterofobiche ed omologative. Altro che diversità!! Con queste condizioni io credo che ogni discorso sulla pacifica convivenza delle culture religiose sia un’UTOPIA ancora molto lontana da quella realtà che certi incontri o Pellegrinaggi dell’ecumenismo pluralistico siano srtificiose pregrinazioni ideologistiche.

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