L’attuale Unione europea a 28 potrebbe avere fatto il suo tempo. Una Unione che sta attraversando la più grave crisi dalla sua istituzione e per uscire dalla quale potrebbe bastare il lavoro di “un nucleo ristretto di Paesi”, escludendo quelli che sono soliti “bloccare tutto”.
Lo ha sostenuto la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo alla Sapienza a Roma ad un incontro con gli studenti della facoltà di Scienze politiche.Per Boldrini non è più possibile andare avanti “con 28 Stati che litigano. C’è bisogno di una Ue unita ma oggi non lo è”. L’Unione europea, ha continuato, “è come un’auto d’epoca, con un motore formidabile che però oggi non funziona più bene. E il modello è ormai obsoleto. C’è bisogno quindi di un nuovo modello, c’è bisogno di rinnovare la struttura dell’Ue. Insomma – ha sottolineato – bisogna cambiare macchina, senza aspettare che si rompa”.
La presidente della Camera ha ribadito la necessità di “agire subito” eliminando “tutto il peggio dell’Ue”. Anche perché, ha aggiunto, “l’Unione è l’unica cosa che abbiamo. Nessuno Paese membro può da solo competere, neanche la Germania, con i giganti emergenti. E se non saremo in 28 saremo in meno, l’essenziale è che ci sia una avanguardia che conduca questo processo”. Insomma, è l’esortazione arrivata da Boldrini, “si può andare avanti anche con un nucleo ristretto”. (askanews)