Grecia, a Idomeni stazione occupata dai profughi, merci ferme da mesi

 

immigr-clandestini

Racconta all’AGI Enzo Infantino, volontario indipendente italiano che ha passato otto giorni nel campo profughi tra la frontiera greca e quella macedone e che e’ rientrato oggi in Italia: “La speranza e’ che Skopje decida di riaprire le sue frontiere, ma e’ una speranza lontana. E anche l’atteggiamento delle due forze di polizia di frontiera e’ molto diverso.

Gli agenti greci hanno l’ordine di non intervenire, anzi a volte i migranti, soprattutto siriani, organizzano proteste anche pacifiche, mentre i macedoni spesso usano la mano pesante, come e’ successo con l’uso di gas lacrimogeni contro i migranti che hanno tentato di abbattere la recinzione per sconfinare in Macedonia

https://youtu.be/xFSdtxRO9-A

Oltre alla questione umanitaria, dice un volontario italiano originario di Palmi, in Calabria, c’e’ anche un aspetto economico non indifferente: Idomeni e’ l’ultima stazione greca prima della Macedonia, snodo ferroviario importantissimo per il trasporto merci. Ma da mesi la stazione e’ occupata. “I cinesi utilizzavano questa ferrovia per portare i loro prodotti in tutti i Balcani, ma da mesi le loro merci sono ferme al Pireo e questo li sta facendo molto innervosire. E tra poco inizieranno a farsi sentire”. (AGI)

 

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