Inchiesta petrolio, spunta la lettera della Guidi a Boldrini “si faccia in fretta”

 

 

Spunta anche il nome della presidente della Camera Laura Boldrini nell’inchiesta sulla legge navale del 2014, quella in merito alla quale è indagato l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi.

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Secondo l’accusa l’ipotesi è che De Giorgi abbia chiesto e ottenuto l’immediato blocco degli stanziamenti destinati all’ammodernamento della flotta: una partita che vale 5,4 miliardi di euro. Ebbene, sotto la lente della procura di Potenza è finita anche la lettera inviata dall’allora ministra per lo Sviluppo economico Federica Guidi alla presidente della Camera Laura Boldrini, in cui si chiede di velocizzare le operazioni amministrative sugli stanziamenti in favore dell’ammodernamento della flotta italiana.

Nel documento si legge che “sullo schema del decreto è stato acquisito il formale assenso del ministero della Difesa e del ministero dell’ Economia e finanze. Ritengo opportuno rappresentare che lo stesso ‘Programma navale’ è già stato sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari (…) e che in tale sede sono stati effettuati anche approfondimenti e valutazioni per quanto riguarda i profili finanziari connessi alla sua attuazione. Mi preme segnalare, infine, l’ urgenza del parere, che dovrebbe essere, a questo punto, facilitato (…) e concludersi al più presto con la stipula dei contratti e gli impegni formali di spesa”. LIBERO

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